Bruxelles – La Spagna è finita nel mirino della Commissione Europea per gli aiuti di Stato per l’estensione della rete televisiva digitale nelle aree remote del Paese. L’esecutivo UE ha stabilito oggi (giovedì 10 giugno) che gli operatori di piattaforme digitali terrestri hanno ricevuto un vantaggio selettivo rispetto ai loro concorrenti che utilizzano altre tecnologie. Violato il principio di neutralità tecnologica, fa sapere in un comunicato il gabinetto von der Leyen, e Madrid dovrà ora recuperare l’aiuto incompatibile.
A seguito di un’indagine, la Commissione Europea ha confermato che le misure adottate dalla Spagna tra il 2005 e il 2008 per facilitare il passaggio dalla televisione analogica a quella digitale nelle aree remote del Paese costituiscono una violazione delle norme UE sugli aiuti di Stato. Si tratta non solo del passaggio alla nuova tecnologia, ma anche della gestione e della manutenzione della rete televisiva digitale.
Nello specifico, tali misure prevaricano il principio di neutralità tecnologica, “poiché prevedono la televisione digitale terrestre come unica tecnologia per il passaggio al digitale agevolato“, viene spiegato nella nota. Le tecnologie alternative – come, per esempio, il satellite – non hanno invece potuto beneficiare di questo aiuto di Stato definito “selettivo”. Al contrario, per il passaggio al digitale nelle aree remote della Spagna, la tecnologia satellitare avrebbe potuto essere utilizzata con gli stessi risultati rispetto a quella del digitale terrestre.
A questo punto l’esecutivo UE si aspetta da Madrid che gli aiuti di Stato erogati in questo contesto siano recuperati “senza indugio”, in modo da “eliminare la distorsione della concorrenza creata dall’aiuto stesso”. Sarà lo Stato spagnolo a determinare l’importo da recuperare da ogni singolo beneficiario. Non sono previste ammende ai sensi della normativa comunitaria e il recupero dei fondi incompatibili non penalizzerà le imprese in questione: “Ripristina semplicemente la parità di trattamento con altre società”, precisa il comunicato della Commissione.