Bruxelles – Agricoltura europea senza gabbie per gli animali al più tardi entro fine 2027. L’Aula di Strasburgo dà voce alla richiesta dei cittadini europei e approva oggi (10 giugno) con larga maggioranza 558 voti favorevoli, 37 contrari e 85 astensioni, una risoluzione a prima firma dell’eurodeputato e presidente della commissione AGRI Norbert Lins in risposta a ‘End the Cage Age’, l’iniziativa dei cittadini europei promossa da Compassion in World Farming (Ciwf) e firmata da quasi 1,4 milioni di persone nell’UE per chiedere alla Commissione Europea di agire introducendo il divieto.
Galline ovaiole, conigli, scrofe e vitelli: via le gabbie dagli allevamenti passando a sistemi alternativi e tipici degli allevamenti biologici che garantiscano “più libertà” per gli animali costretti a starci dentro. Alla Commissione Europea si chiede di modificare la vecchissima Direttiva del 1998 /58 sugli animali da allevamento per includere il divieto dell’utilizzo delle gabbie e gettare le basi per un graduale abbandono, almeno per le prime specie.
Queste modifiche legali – scrivono i deputati – dovrebbero essere inserite dopo un periodo di transizione e una solida valutazione scientifica dell’impatto, possibilmente entro il 2027. Il graduale abbandono delle gabbie andrebbe accompagnato da un sostegno finanziario agli agricoltori nel processo di transizione, per non penalizzarli o peggio portarli a spostare gli allevamenti dove ci sono standard di benessere degli animali inferiori a quelli dell’UE. Inoltre, gli eurodeputati insistono sul fatto che l’UE dovrebbe esigere gli stessi standard anche per i prodotti che importa, che dovrebbero seguire le stesse regole compreso l’uso di sistemi di allevamento senza gabbie.
Per la Commissione Europea, vista anche l’ampia maggioranza ocon cui, non è tanto una questione “se dare una risposta” alle richieste dei cittadini e eurodeputati, quanto “in che modo” mettere in atto la graduale eliminazione delle gabbie per alcune specie, ha detto durante il dibattito di questa mattina in sessione plenaria la commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides. “L’audizione ha mostrato chiaramente che l’iniziativa End the Cage Age gode di un ampio sostegno. I nostri cittadini hanno a cuore il benessere degli animali”, ha detto di fronte agli eurodeputati. Il progetto di risoluzione che è stato approvato “ascolta le preoccupazioni dei nostri cittadini e mostra il percorso verso una transizione verso un’agricoltura senza gabbie il più presto possibile. Le nostre regole devono cambiare e questo è un chiaro invito dei nostri cittadini”. Secondo l’agenda del Berlaymont, la Commissione Europea presenterà il 30 giugno la sua risposta all’iniziativa dei cittadini europei “End the Cage Age”.
“Oggi è un giorno storico nella lotta per un’Europa senza gabbie”, esulta Eleonora Evi, europarlamentare di Europa Verde e dei Verdi europei. Con l’approvazione di oggi, il Parlamento UE compie “un passo decisivo per permettere lo stop definitivo di questa pratica crudele, che ogni anno condanna oltre 300 milioni di animali a vivere in spazi angusti, impossibilitati ad esprimere persino i più basilari comportamenti naturali” – dichiara l’eurodeputata, che è anche Vice-Presidente dell’intergruppo parlamentare per il benessere animale al Parlamento Europeo e co-presidente del gruppo di lavoro per la fine dell’allevamento in gabbia in Europa.
Gli eurodeputati stimano circa l’85 per cento dei conigli in Europa allevato in gabbie non attrezzate e il 9 per cento in gabbie modificate, mentre nel 2019 circa il 50 per cento delle galline ovaiole nell’UE è stato allevato in gabbie modificate, con percentuali notevolmente più elevate nella maggior parte degli Stati membri dell’Europa orientale, centrale e meridionale. Quanto ai suini, contano che la “stragrande maggioranza delle scrofe è tenuta in gabbia durante alcune fasi del ciclo riproduttivo”. Per l’Aula di Strasburgo è ora di dire basta.