Roma – Come sempre accade per le modifiche alla Costituzione l’iter è più lungo, con quattro voti di Camera e Senato secondo la “procedura aggravata”, ma l’inserimento della tutela ambientale nella Carta è certamente un passaggio storico.
L’integrazione all’articolo 9 votata oggi (9 giugno) quasi all’unanimità dal Senato prevede un nuovo paragrafo: La Repubblica “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. I voti a favore sono stati 227, nessun contrario e 23 astenuti di Fratelli d’Italia.
Un primo passo di altri tre ma la portata storica di questo voto va anche oltre i suoi contenuti perché è la prima volta che la Costituzione viene modificata nella prima parte, nei principi fondamentali. Nel merito è invece l’occasione per colmare un ritardo su un valore fondamentale che il mondo dell’ecologia e della difesa dell’ambiente chiedeva da circa trent’anni.
Commenti particolarmente soddisfatti da tutto il centro sinistra. “Un passo importantissimo – ha detto la prima firmataria del disegno di legge costituzionale Loredana De Petris di Liberi e Uguali – la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e degli animali tra i valori fondanti del nostro patto costituzionale, è fondamentale”. Per la presidente della commissione Ambiente della Camera Alessia Rotta del Pd, si tratta di “una svolta a livello culturale, in una società sempre più attenta e consapevole del valore della nostra Terra, come bene da proteggere e salvaguardare”. A sottolineare il passaggio sulle future generazioni, la relatrice in aula Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle “un riferimento che vuole costituire un impegno a politiche ambientali di lungo periodo”.
La proposta del disegno di legge costituzionale prevedeva inizialmente un testo più articolato con la modifica anche dell’articolo 41 che riguarda l’iniziativa economica e inseriva il principio dello “sviluppo sostenibile”. Ma per favorire una condivisione più ampia possibile tra le forze politiche si è scelto di unire più proposte e arrivare al compromesso finale.
Ora il testo passerà alla Camera dopo la quale ci sarà uno stop di tre mesi per poi procedere al doppio passaggio con le ultime due letture.
Il presidente dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), Massimo Comparotto in una nota ringrazia “i senatori per la sensibilità e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che nelle sue dichiarazioni programmatiche si era impegnato a favorire questa decisiva riforma per l’inserimento in Costituzione della tutela dell’ambiente, oltre che del concetto di sviluppo sostenibile. Nella parte riguardante gli animali è una riforma in linea con il Trattato di Lisbona del 2007, che li riconosce come ‘esseri senzienti'”.