Bruxelles – La Commissione Europea proporrà inoltre entro la fine del 2021 un piano d’azione per conservare le risorse della pesca e proteggere gli ecosistemi marini. Lo anticipa adottando oggi (9 giugno) l’annuale comunicazione “Verso una pesca più sostenibile nell’UE: situazione attuale e orientamenti per il 2022”, che fa un punto sullo status della pesca e degli stock ittici nel Continente e apre una consultazione pubblica per fissare insieme alle parti interessate le possibilità di pesca annuali per il 2022. Rimarrà aperta ai contributi fino al 31 agosto.
Nonostante la crisi del Coronavirus, i risultati socioeconomici del settore “rimangono positivi”, scrive la Commissione. La comunicazione conclude che la pesca nell’UE cresce nella sostenibilità, ed è rimasta redditizia nonostante gli impatti dell’epidemia di COVID-19, di cui ha sofferto: l’UE stima che l’anno scorso il valore del pesce sbarcato sia diminuito del 17 per cento rispetto al 2019. Il sostegno fornito dalla Commissione al settore, soprattutto grazie ai 136 milioni di euro di fondi messi a disposizione nell’ambito del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, ha contribuito ad affrontare tempestivamente gli effetti della pandemia. Ma serve fare di più, e secondo Bruxelles le risorse ittiche dell’UE necessitano di ulteriore protezione dall’impatto dello sfruttamento. “Questo è fondamentale sia per aumentare la sostenibilità dei sistemi alimentari sia per garantire una fonte di reddito sostenibile per i pescatori dell’UE”. Individua nel Mediterraneo e nel Mar Nero i luoghi in cui sono necessari gli sforzi maggiori, quelli con i “tassi di sfruttamento doppi rispetto ai livelli sostenibili“. Questo il motivo per cui la Commissione proporrà il piano d’azione per conservare le risorse della pesca e proteggere gli ecosistemi marini.
“Sebbene la pandemia abbia colpito duramente le nostre comunità di pescatori, la sostenibilità ambientale si è confermata la chiave per la resilienza economica. La situazione nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero richiede particolare attenzione, ma per realizzare gli obiettivi blu del Green Deal occorre fare di più in tutti i nostri bacini marittimi”, commenta il commissario Virginijus Sinkevičius, responsabile per l’ambiente, gli oceani e la pesca.