Bruxelles – Solo dal bilancio generale dell’UE un totale di 167,8 miliardi di euro in impegni di spesa. A questi si aggiungono sovvenzioni stimate per 143,5 miliardi di euro nel quadro del meccanismo per la ripresa (Next Generation EU), per un totale di 311 miliardi di euro. Ecco il bilancio dell’Unione europea e per il 2022, come previsto dalla proposta della Commissione che sarà ora oggetto di discussione per Consiglio e Parlamento.
Il consesso degli Stati membri potrebbe adottare già la sua posizione a fine luglio (un Ecofin dedicato al budget è previsto per il 23 luglio, secondo la bozza di agenda dei lavori della presidenza slovena), e il Parlamento dovrebbe annunciare il suo punto di vista in autunno.
Quello messo sul tavolo è un bilancio “ambizioso”, riconosce Johannes Hahn, commissario responsabile proprio di materia di bilancio, nel presentare i numeri. Ed eccoli i numeri, divisi per capitoli di spesa:
– Agricoltura: per la politica agricola comune previsti 53 miliardi di euro, a cui potrebbero aggiungersi ulteriori 5,7 miliardi da Next Generation EU per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). Previsti inoltre 972 milioni per il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura.
– Coesione e sviluppo regionale: per il 2022 proposti 36,5 miliardi di euro dal bilancio, integrati da 10,8 miliardi di € dal meccanismo per la ripresa.
– Ricerca e innovazione: la Commissione propone 13,1 miliardi di euro. Di questi il grosso, 12,2 miliardi – destinato ad Orizzonte Europa, il programma faro dell’Unione per la ricerca, che potrebbe ricevere ulteriori 1,8 miliardi dal meccanismo di ripresa. Per le spese dedicate allo spazio previsti 2,1 miliardi di euro, attraverso una linea di bilancio a parte a favore del programma spaziale europeo, che riunirà le azioni dell’Unione in questo settore strategico;
– Sostenibilità: il team von der Leyen destina 1,9 miliardi per l’ambiente e l’azione per il clima, suddivisi tra programma LIFE (708 milioni) e fondo per la transizione giusta (1,2 miliardi). Questo secondo contenitore potrebbe ricevere ulteriori 4,3 miliardi di da Next Generation EU.
– Azione esterna: previsti qui 14,8 miliardi a sostegno dei partner e degli interessi nel mondo. Del totale 12,5 miliardi sono destinati a strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale, e 1,6 miliardi per l’aiuto umanitario (HUMA). Oltre a questo prevista una linea di bilancio da 1,9 miliardi per aiutare i paesi candidati e potenziali candidati a soddisfare i requisiti per il processo di adesione all’Unione (fondi di pre-adesione).
– Immigrazione: la Commissione propone a Consiglio e Parlamento 1,3 miliardi per le spese dirette. Questa voce è interamente dedicata a sostenere i migranti e i richiedenti asilo in linea con i nostri valori e le nostre priorità. Non rientra in questa voce di spesa, con cui ha forti connessione, l’impegno da 1,9 miliardi per la protezione delle frontiere esterne, distribuiti tra Fondo per la gestione integrata delle frontiere (IBMF, 780 milioni) e Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex, 758 milioni)-
– Sicurezza: un totale di 600 milioni, più di un terzo di quali (227 milioni) per il Fondo sicurezza interna (ISF), destinato a finanziare politiche di contrasto a terrorismo, radicalizzazione, criminalità organizzata e criminalità informatica.
– Gestione delle crisi: previsto un bilancio da 789 milioni di euro per il programma UE per la salute (EU4Health) allo scopo di garantire una risposta sanitaria globale alle esigenze delle persone, mentre per il 2022 si decide di tenere da parte 95 milioni per il meccanismo di protezione civile dell’Unione (rescEU), che potrebbe ricevere ulteriori 680 milioni dal meccanismo di ripresa