Bruxelles – Frontex? Non funziona, e quindi serve a poco. Sull’argomento la Corte dei conti europea si pronuncia come peggio non potrebbe per l’Europa degli Stati, da sempre divisi e litigiosi quando si tratta di politiche di gestione dei fenomeni migratori. L’agenzia di guardia costiera e di frontiera dell’Ue, che proprio centrale doveva essere nel contrasto agli sbarchi, ha fallito nella sua missione. Non tutto è perduto, bisogna migliorare un percorso fin qui lacunoso, ma la relazione sull’Agenzia condotto dai revisori di Lussemburgo rilancia il dibattito politico sull’argomento.
Le conclusioni delle valutazioni della Corte dei conti sono una bocciatura completa della modalità di gestione del dossier migranti. Nonostante proclami, sforzi e pure un ampliamento di mandato – ma a pieno regime si dovrebbe comunque arrivare entro il 2027 – a oggi Frontex “non avrebbe aiutato con sufficiente efficacia gli Stati membri e i paesi associati Schengen a gestire le frontiere esterne dell’UE, nonché il suo sostegno non sarebbe idoneo a contrastare l’immigrazione illegale e la criminalità transfrontaliera“.
Nella pratica è stato dunque fatto poco o male. Ma la bocciatura dei revisori UE non è proprio completa. Si dice che Frontex “non offre ancora“ agli Stati membri un sostegno soddisfacente” nella gestione delle frontiere esterne dell’UE. Allo stesso modo, per quanto concerne la lotta alla criminalità transfrontaliera, le operazioni congiunte “non sono ancora sufficientemente sviluppate” nelle attività quotidiane di Frontex. Linguaggio che invita a colmare le lacune esistenti, a sviluppare ciò che va sviluppato. C’è molto lavoro da fare, insomma.
A Lussemburgo comunque non nascondono perplessità. “Le mansioni affidate a Frontex alle frontiere esterne dell’UE sono fondamentali per la lotta alla criminalità transfrontaliera e all’immigrazione illegale”, riconosce Leo Brincat, il membro della Corte responsabile della relazione. “Nondimeno, Frontex non le assolve attualmente con efficacia. Ciò desta particolare preoccupazione nel momento in cui vengono conferite a questa Agenzia responsabilità aggiuntive“.
Ma non finisce qui, perché Frontex pone poi problemi di trasparenza. L’agenzia si segnala per “la mancanza di una rendicontazione sull’efficienza e sui costi“. La Corte dei conti ammette che Frontex “non fornisce informazioni sul costo reale delle operazioni congiunte condotte”. Un buco nero di soldi che non produce risultati. L’Europa delle politiche per l’immigrazione, a leggere la relazione di Lussemburgo, è un fallimento.