Bruxelles – Era l’ultima prova regionale prima delle elezioni federali del prossimo 26 settembre (con parallele elezioni per il rinnovo dell’Abgeordnetenhaus di Berlino e del Landtag del Meclemburgo-Pomerania Anteriore). Una prova cruciale per la tenuta dell’Unione Cristiano-Democratica, quella che si è svolta nel Land della Sassonia-Anhalt. Alla fine la CDU ha retto, anzi, è avanzata, lasciando indietro (con importanti perdite) l’ultra-destra dell’AfD.
Il voto per il rinnovo dell’assemblea legislativa del Land centro-orientale si è tenuto ieri (domenica 6 giugno). Il Land è piccolo, poco più di due milioni di abitanti, ma si è tratto comunque di un test decisivo sul futuro del blocco conservatore CDU-CSU, dal momento in cui a livello nazionale si inseguono sondaggi che vedono la coalizione in grande difficoltà.
Invece, almeno in quel Land, i cristiano-democratici hanno stravinto, con il 37,1 per cento dei voti (+7,3 rispetto alle ultime elezioni del 2016). Staccata ampiamente l’estrema destra di Alternative für Deutschland (20,8 per cento, -3,5) che, con la battuta d’arresto in uno Stato federale per lei decisivo, potrebbe aver detto addio alle ultime speranze di aumentare la propria spinta in vista della tornata elettorale federale che si terrà tra poco più di tre mesi.
Volano invece i liberali di FDP (Free Demokratische Partei), che conquistano sette seggi con il loro 6,4 per cento (+1,5 dal 2016, ma senza rappresentanza nella scorsa legislatura). In leggero aumento anche i Verdi, al 5,9 per cento dei voti e due seggi in più ottenuti. In grossa difficoltà, invece le sinistre: Die Linke crolla all’11 per cento (-5,3) e perde 4 deputati al Landtag, mentre i socialdemocratici dell’SPD scendono all’8,4 per cento (-2,2).
Con questi risultati, il ministro-presidente uscente della CDU, Reiner Haseloff, si riconferma quasi certamente alla guida del Land per altri cinque anni. Dopo aver assicurato che punterà sulla stabilità, si è sbilanciato affermando che a governare dovranno essere i partiti usciti vincenti dalle urne. Spazio dunque a nuove possibili alleanze, che potrebbero sostituire quella che fino a ieri ha governato (CDU, Verdi ed SPD). Prende piede l’ipotesi di una cosiddetta “alleanza Giamaika” con Verdi e FPD (dai colori della bandiera dell’isola caraibica, nero-verde-giallo), ma non si escludono attriti tra ecologisti e liberali: in questo caso, se non si ritornerà alla formazione classica, via libera a un’alleanza “alla tedesca” con SPD e FDP (nero-rosso-giallo, come la bandiera della Germania).