Bruxelles – È aperta fino al 3 settembre la consultazione pubblica della Commissione Europea in vista del Data Act, l’iniziativa legislativa dell’esecutivo UE per migliorare l’equità nell’economia dei dati e chiarire i diritti di uso in ambito commerciale. La consultazione mira a raccogliere le opinioni di cittadini, imprese, piattaforme online, accademici, società civile, amministrazioni pubbliche e di tutte le parti interessate alla questione della condivisione dei dati sul territorio comunitario.
La proposta del gabinetto von der Leyen è attesa entro la fine dell’anno e si prospetta come “un nuovo importante passo avanti nella costruzione di un approccio alla digitalizzazione equo e incentrato sull’uomo“, ha spiegato la vicepresidente della Commissione UE per il Digitale, Margrethe Vestager. “Chiarirà i diritti e gli obblighi delle parti nelle transazioni e garantirà l’equità nell’allocazione del valore dei dati tra gli attori di questa economia”.
Le ha fatto eco il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton: “Il Data Act sbloccherà vaste raccolte di dati industriali e contribuirà all’emergere di un Mercato unico sovrano”, in cui le informazioni saranno “condivise, archiviate ed elaborate in linea con le norme europee come la protezione dei dati, il rispetto della proprietà intellettuale e i segreti commerciali”.
Ma oltre all’ambito industriale e commerciale, c’è anche quello sanitario all’orizzonte. È fissata per l’ultimo trimestre del 2021 la scadenza per la proposta di quadro normativo della Commissione su uno spazio europeo dei dati sanitari “sicuro e innovativo”, come ha assicurato la stessa vicepresidente Vestager.