Bruxelles – Niente più asilo in Danimarca. D’ora in poi chi chiederà protezione nel Paese nordico non otterrà più il permesso di accedervi e sarà trasferito in un Paese terzo extraeuropeo dove potrà introdurre la domanda, che, se accolta, permetterà alla persona di restare in quel Paese, ma non di entrare in Danimarca. La normativa proposta dal governo socialdemocratico di Mette Frederiksen, è passata con 74 voti a favore e 24 contrari.
Il Parlamento danese ha approvato ieri una nuova legge che prevede che le domande di asilo vengano esaminate al di fuori del territorio nazionale, in centri di accoglienza organizzati in un “Paese terzo” dove si deciderà il destino del richiedente. Chi non otterrà la protezione sarà rimpatriato, chi l’otterrà dovrà restare in quel Paese. Già, ma quale Paese? Ancora non è stato reso noto, a quanto si apprende ci sono alcuni contatti in corso con alcune nazioni, tra queste si parla del Ruanda, dell’Egitto, dell’Etiopia e dell’Eritrea, ma accordi definitivi ancora non ce ne sono.
L’Unione europea spiega che questa legge è contraria alle regole dei Ventisette. Un portavoce della Commissione ha spiegato che la nuova normativa “solleva interrogativi sia sull’accesso alle procedure di asilo che sull’effettivo accesso alla protezione. Non è possibile sotto le esistenti regole dell’Ue né in base alle proposte nel Nuovo patto per le migrazioni e l’asilo”. Il portavoce ha spiegato che “il Patto è basato sul diritto d’asilo come diritto fondamentale nell’Ue”, annunciando che “la Commissione analizzerà la legge danese prima di intraprendere ulteriori azioni”.
L’alto Commissario ONU per i Rifugiati, Filippo Grandi, ha espresso anche lui la contrarietà a questa normativa, ricordano di una nota di aver espresso “ripetutamente le proprie preoccupazioni e obiezioni rispetto alla proposta del governo danese e di aver offerto suggerimenti e alternative pragmatiche”. Grandi aggiunge che “l’Unhcr si oppone fermamente agli sforzi che mirano ad esternalizzare o a fare gestire ad altri paesi gli obblighi relativi ad asilo e protezione internazionale. Tali sforzi per eludere le responsabilità sono contrari alla lettera e allo spirito della Convenzione sui Rifugiati del 1951 e al Global Compact sui Rifugiati”.
Le domande di asilo in Danimarca sono in calo negli ultimi anni, arrivando a a poco più di 1.500 nel 2020. Il massimo fu toccato con oltre 21.000 nel 2015, anno nel quale, grazie anche alle aperture della Germania, arrivarono nell’Unione europea oltre un milione di immigrati.