Bruxelles – C’è un accordo di principio tra UE e il Regno Unito sui limiti di cattura per gli stock ittici condivisi per tutto il resto del 2021. Londra e Bruxelles erano alla ricerca di un accordo sulle quote di pescato da quando il periodo transitorio della Brexit si è concluso a dicembre 2020 ed è stato finalizzato ieri (2 giugno) in una telefonata questo pomeriggio tra il commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius, e il Segretario di Stato britannico per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali, George Eustice.
L’accordo di principio – in linea con l’accordo commerciale e di cooperazione UE-Regno Unito (TCA) – riguarda i diritti di pesca delle flotte dell’UE e del Regno Unito nelle acque reciproche fino alla fine dell’anno: si tratta di 75 stock ittici condivisi per il 2021 come totale ammissibile di catture (TAC) così come per alcuni stock di acque profonde per il 2021 e il 2022. La firma formale dell’accordo è attesa nei prossimi giorni, fa sapere la Commissione Europea.
Nel quadro dell’accordo commerciale con Londra a dicembre, i ministri dell’UE hanno stabilito quote provvisorie per i primi tre mesi dell’anno, da gennaio a fine marzo, per garantire la continuità delle attività anche dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE e rimandando la definizione delle quote definitive per il 2021. Un periodo di transizione dovuto alla necessità di trovare un accordo separato con Londra. Il Consiglio Agricoltura a marzo ha poi approvato un “piano di emergenza” della Commissione Europea per estendere le quote già fissate fino a luglio e avere più tempo per negoziare con Londra.
Per Bruxelles la “conclusione positiva dei negoziati, iniziati a gennaio, crea una solida base per una continua cooperazione UE-Regno Unito nel settore della pesca”. “Questo accordo fornisce prevedibilità e continuità alle nostre flotte con TAC definitivi per il resto dell’anno. Questo è un bene per i pescatori e le donne, le nostre comunità costiere e i nostri porti, così come per l’uso sostenibile delle nostre risorse marine”, ha commentato Sinkevičius, secondo cui Bruxelles e Londra “possono trovare accordi e andare avanti se lavorano insieme”.