Di Matteo Maiorano
Il 28 maggio si è svolta la conferenza “Next Gen: il futuro è nelle nostre mani”, uno degli eventi della Settimana Europea della Gioventù, organizzata dell’Agenzia Nazionale Giovani. In modalità che si potrebbe definire “semi-telematica”, i partecipanti hanno assistito e interagito tramite piattaforma digitale mentre presentatori e parte degli ospiti si sono confrontati di persona.
Questa particolare settimana, indetta ogni due anni e che nel 2021 si è tenuta dal 24 al 30 maggio, è una manifestazione che incarna quelli che sono i valori e le idee europee per le nuove generazioni, un modo per supportarle e promuoverle coinvolgendole in prima persona.
Quattro i temi protagonisti della giornata: partecipazione (compresa quella digitale), inclusione e diversità, cambiamento climatico e salute, che fanno chiave di volta a quelli che sono gli slogan della strategia dell’UE per la gioventù: Mobilitare, Collegare, Responsabilizzare .
Quello della partecipazione attiva è un punto focale, un nodo che è stato al centro di tutta la conferenza. Anche la ministra per le politiche giovanili Fabiana Dadone, che ha aperto il pomeriggio, ha sottolineato l’importanza di eventi come questo “per far sì che le norme non cadano sui ragazzi in maniera passiva ma che questi diventino i soggetti principali nella costruzione del loro futuro”.
Seguendo quindi questo principio, nella seconda parte dell’evento, i partecipanti sono stati divisi in gruppi per discutere di una delle tematiche oggetto della giornata, per chiarire i vari punti di vista ed elaborare eventuali proposte da far arrivare sui vari tavoli istituzionali.
Moderatrici di ciascuna stanza erano quattro europeers, ambasciatrici della mobilità europea, ragazze che portano agli altri la loro esperienza e alle quali uno o più di questi progetti hanno cambiato la vita e che adesso vivono girando per l’Europa. Nelle loro interviste hanno più volte sottolineato un gap diffuso rispetto alla conoscenza delle opportunità offerte dall’UE verso i giovani e il ruolo del network degli ambasciatori, in cui l’Italia è già presente, di avvicinare il più possibile i ragazzi a questo mondo per renderli più consapevoli delle loro opportunità.
In conclusione due interviste con protagonisti due personaggi celebri per il loro vivere viaggiando, hanno sottolineato un concetto che è simbolo del progetto istituzionale dell’Europa per i giovani: un viaggio.
La mobilità europea, infatti, nella sua accezione più ampia, è una di quelle dinamiche fondamentali alla realizzazione del processo d’integrazione e unificazione culturale che resta l’obiettivo primario per il cui raggiungimento è necessaria la comune partecipazione.
Eventi come Next Gen e la Settimana Europea sono importanti poiché ricordano quanto nella costruzione di un futuro di orizzonti comuni, dei quali solo attraverso lo scambio reciproco possiamo venire a conoscenza, siano coinvolte le nuove generazioni.