Bruxelles – È questo l’anno decisivo per la strategia digitale dell’Unione Europea e dopo la presentazione della Bussola 2030 e il quadro normativo sull’intelligenza artificiale, le istituzioni europee sono pronte a lavorare sulla Dichiarazione dei diritti e dei principi digitali. Il primo mattoncino per la costruzione di questo progetto è stato posato oggi (martedì primo giugno), quando la Commissione Europea e la presidenza portoghese del Consiglio dell’UE hanno presentato la Dichiarazione di Lisbona, durante l’Assemblea Digitale 2021 (in programma fino a domani).
“La transizione digitale non deve lasciare indietro nessuno, né sull’accesso al mondo online né sulla possibilità di conquistare nuove conoscenze e competenze”. Con questa rivendicazione il primo ministro portoghese e presidente di turno del Consiglio dell’UE, Antonio Costa, ha presentato gli obiettivi della Dichiarazione. “La nostra strategia europea sarà un successo solo se lo sarà per ogni cittadino” e questo significa che “dobbiamo rendere la connettività accessibile a tutti, perché permetterà di sviluppare gli scambi di dati e migliorare le comunità attraverso la condivisione di conoscenze”.
Spazio anche alla visione umano-centrica dello spazio online e all’importanza delle collaborazioni in questo ambito: “Ribadendo i nostri valori, saremo in grado di promuovere partnership con altri attori globali”, ha sottolineato il premier portoghese. Proprio per questo motivo è stata salutata con ottimismo l’inaugurazione del cavo EllaLink tra Sines (Portogallo) e Fortaleza (Brasile), il primo collegamento diretto ad alta velocità via cavo sottomarino tra Europa e America Latina: “La pandemia ci ha dimostrato che possiamo risolvere problemi globali solo solo se siamo uniti e condividiamo le nostre conoscenze, facendo dell’Unione una potenza connessa con il mondo“. Visione condivisa anche dal segretario generale dell’ONU, António Guterres, intervenuto all’Assemblea Digitale: “Insieme possiamo creare un mondo online e un futuro digitale sicuro e accessibile per tutti. Conto molto sul ruolo che rivestirà l’Unione Europea nel prossimo decennio”.
Ma è stata in particolare la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, a sottolineare che “la Dichiarazione di Lisbona mette il vento in poppa alla Dichiarazione dei diritti e principi digitali che formuleremo entro la fine dell’anno“, insieme a Consiglio e Parlamento Europeo. Prima però c’è bisogno di ascoltare “quante più opinioni possibili da parte dei cittadini europei”, attraverso la consultazione pubblica lanciata lo scorso 12 maggio dall’esecutivo UE. Proprio a conferma di quel “nessuno deve essere lasciato indietro” – che sa di promessa e manifesto programmatico – al centro della strategia dell’Unione c’è “l’accesso universale e la creazione di uno spazio sicuro online, il diritto di acquisire competenze, algoritmi che rispettano le persone e la protezione dei minori”, ha confermato la presidente von der Leyen, sottolineando che “protezione dei dati personali e libertà di espressione sono i nostri punti cardine“.
La presidente della Commissione Europea ha voluto ricordare che questi principi stanno già guidando l’azione di tutte le istituzioni europee e anche quella del suo gabinetto: “A marzo abbiamo presentato la Bussola per il 2030, che rappresenta la nostra visione, dove vogliamo arrivare e chi vogliamo essere”. La strategia riguarda anche il Certificato digitale Covid dell’UE, che proprio oggi entra in funzione: “È la dimostrazione dei benefici digitali in tutta UE e un esempio che i valori che ci guidano sono la privacy, l’inclusione e la mobilità dei cittadini“. A proposito della tutela dei cittadini, von der Leyen si è soffermata anche sui lavori per il nuovo regolamento sull’identità digitale europea: “Stiamo per presentare la nostra proposta, che potrà essere un nuovo standard a livello globale”, a partire dalla “protezione dei diritti online e il controllo delle proprie informazioni personali quando devono essere scambiate con attori digitali per necessità specifiche”.
Ultime battute riservate allo sviluppo delle nuove tecnologie e al rapporto con i diritti dei cittadini (“la nostra proposta sull’intelligenza artificiale mette in chiaro che l’essere umano è al centro e deve essere protetto dai rischi”) e sulle collaborazioni con le altre potenze mondiali. “Stiamo cercando di stringere i legami con gli Stati Uniti, ma anche con l’India“, ha concluso la presidente von der Leyen, dopo aver sottolineato l’importanza di “scambi di dati rapidi e sicuri con il Sud America” grazie al nuovo cavo sottomarino inaugurato in una giornata fondamentale per le ambizioni digitali dell’Unione Europea.