Bruxelles – È altissima l’attenzione in Germania sulla risposta del Consiglio Europeo al dirottamento del volo Ryanair Atene-Vilnius e l’arresto del giornalista Roman Protasevich e della compagna Sophia Sapega da parte del regime del presidente Alexander Lukashenko. A mettere ordine sull’intesa tra i leader europei è stata la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in una conferenza stampa che non ha quasi lasciato spazio agli altri temi all’ordine del giorno: “Abbiamo dato un messaggio politico alla Bielorussia e non solo, l’Unione Europea sa andare oltre l’indignazione e le dichiarazioni”.
La cancelliera tedesca ha spiegato di essere stata “profondamente toccata e affranta da quello che ho visto”, riferendosi al video diffuso ieri sera (lunedì 24 maggio) dai canali di informazione pro-Lukashenko. Nel filmato, come fatto notare in un tweet anche dalla leader dell’opposizione bielorussa e presidente legittima riconosciuta dall’UE, Sviatlana Tsikhanouskaya, il reporter ha lividi in viso e afferma di voler collaborare con le autorità “sui disordini che ho aiutato a organizzare”. Ci sono pochi dubbi che si tratti di una confessione forzata. “Dobbiamo usare tutti i mezzi a nostra disposizione per ottenere la liberazione di Protasevich e di Sapega“, ha rincarato la dose Merkel.
The regime's propaganda channels posted a video of arrested Raman Pratasevich, saying that he is treated lawfully in the Minsk Detention Center №1. This is how Raman looks under physical and moral pressure. I demand the immediate release of Raman and all political prisoners. pic.twitter.com/zdolsbp6m5
— Sviatlana Tsikhanouskaya (@Tsihanouskaya) May 24, 2021
Commendando la vicenda del dirottamento del volo sull’aeroporto di Minsk, la cancelliera tedesca l’ha classificata come “un atto assolutamente inaccettabile”, considerando anche il “pericolo causato per gli altri passeggeri”. Di qui la necessità di “un’investigazione urgente da parte dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile“, come affermato anche dal presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ieri sera nel suo incontro con i leader europei.
Non solo la no-fly zone sulla Bielorussia e la chiusura dello spazio aereo alla compagnia di bandiera Belavia: i capi di Stato e di governo UE si sono trovati d’accordo anche sull’aggiornamento della lista nera delle persone ed entità bielorusse da colpire con sanzioni economiche. “È fondamentale identificare le aziende da sanzionare“, ha attaccato Merkel. “Purtroppo non siamo riusciti a cominciare già ieri sera, per il poco tempo a disposizione”.
Ma c’è un aspetto che è emerso solo con le conferenze stampa post-Consiglio: il possibile coinvolgimento del Cremlino in tutta l’oscura vicenda della deviazione da parte di uno Stato sovrano di un volo di linea internazionale (che non doveva fare scalo, ma solo sorvolare lo spazio aereo bielorusso). “Non abbiamo ancora evidenze a riguardo, non potevamo inserire questo punto nelle nostre conclusioni”, ha spiegato Merkel con cautela. Tuttavia i leader ne hanno discusso (“abbiamo brevemente toccato il tema, ma vogliamo un dialogo franco con il presidente russo, Vladimir Putin“) e lo confermano anche le parole alla stampa del primo ministro italiano, Mario Draghi: “Il livello di interferenza attraverso le spie e il web è diventato allarmante, dobbiamo rafforzarci in particolare a livello di sicurezza informatica”.
Il rapporto con la Russia è un tema spinoso, ma la cancelliera tedesca non è nuova a gestire questo tipo di difficoltà: “Prima di tutto ci serve un report sulle sanzioni contro i rappresentanti delle istituzioni europee” e solo allora (“probabilmente durante il Consiglio di giugno”) si potrà definire una “relazione chiara” con Mosca. Per la Germania c’è in ballo anche un aspetto economico, quella che riguarda il progetto Nord-Stream 2 (gasdotto che dalla Russia arriva fino in Europa). “Ne dobbiamo discutere con gli Stati Uniti e con gli altri Paesi europei, ma non possiamo tagliare di netto il confronto con il Cremlino sull’approvvigionamento energetico“, ha avvertito Merkel.
Sulle altre questioni all’ordine del giorno del Consiglio UE, poche battute sul clima (“ritorneremo sulla questione quando la Commissione Europea avrà presentato il pacchetto sul clima”) e sul certificato COVID digitale: “Ringraziamo la presidenza di turno portoghese del Consiglio per l’accordo”, che “deve essere ora implementato a livello nazionale”, ha concluso la cancelliera Merkel. Con un’ultima battuta sull’importanza del summit mondiale della salute organizzato dall’Italia e dalla Commissione UE la scorsa settimana: “L’Unione Europea è un esempio di esportazione dei vaccini, ma ancora non basta, dobbiamo continuare su questa strada con più decisione”.