Bruxelles – Una “nuova e vera politica migratoria” per l’Unione Europea. Dopo il giro di incontri di ieri alla Commissione e al Parlamento europeo, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha avuto un colloquio giovedì mattina (20 maggio) con l’Alto Rappresentante per la Politica estera e la Sicurezza comune Josep Borrell, al quale ha presentato le priorità del suo partito sul tema delle politiche UE per l’immigrazione.
Per l’ex primo ministro italiano la soluzione è una sola e può deve essere europea. “I nostri alleati devono considerare che i Paesi del Sud Europa sono direttamente in prima linea e devono essere aiutati“, ha riferito Letta ai giornalisti dopo la visita a Borrell. “Non ci può essere la mancanza di solidarietà che si presenta ogni volta”, ha continuato.
Tre le richieste indirizzate al vicepresidente della Commissione: un rafforzamento delle operazioni di ricerca e soccorso in mare attraverso l’aggiornamento della missione “Irini” per salvare le vite umane dei migranti che cercano di raggiungere le sponde europee, un meccanismo di ricollocamento dei migranti che fanno ingresso nell’UE, ma soprattutto una revisione del Trattato di Dublino che scarica l’onere dell’accoglienza sui Paesi di primo arrivo. “L’Europa ha fatto molti passi in avanti su questioni finanziarie e sociali, ma su quella migratoria siamo indietro, non è possibile continuare così”, ha detto Letta, che resta convinto sulla necessità di un progetto di cooperazione rafforzata tra alcuni Stati europei per superare l’opposizione dei Paesi che impediscono una presa di decisione al Consiglio UE sul Nuovo Patto per l’Immigrazione e l’Asilo proposto dalla Commissione europea.
A Bruxelles incontro proficuo con @JosepBorrellF Alto Rappresentante della Politica Estera UE. pic.twitter.com/Rc7Oaa6gd4
— Enrico Letta (@EnricoLetta) May 20, 2021
L’incontro con Borrell ha toccato anche le recenti tensioni in Medio Oriente tra Israele e Palestina. Le priorità per il leader del PD restano un rapido cessate il fuoco e un maggiore protagonismo dell’UE nella mediazione tra le due parti e nella costruzione di una soluzione pacifica e duratura che abbia alla base due Stati separati. “Non si può permettere che la situazione sia lasciata alle situazioni di fatto, che creano ogni volta instabilità e insicurezza nella regione”, ha proseguito Letta.