Bruxelles – Dieci consigli per la salvaguardia dell’ecosistema europeo direttamente rivolti ai politici degli Stati membri UE nella Giornata mondiale dedicata alle api. Il Centro Comune di Ricerca (Joint Research Centre, JRC) della Commissione europea, insieme all’Agenzia Europea per l’ambiente, ha pubblicato una versione ridotta della valutazione pubblicata a ottobre 2020 che contiene dati e informazioni utili per capire lo stato dell’ecosistema su scala europea.
Lo studio si rivolge direttamente ai politici europei, e ricorda loro che “la conoscenza delle condizioni dell’ecosistema, dei fattori che le migliorano e le aggravano e dell’impatto positivo che hanno i servizi ecosistemici sull’essere umano, sono la chiave per una gestione politica efficace volta alla preservazione, al recupero e all’uso sostenibile delle risorse”.
Gli osservati speciali dello studio sono in particolare gli impollinatori: api, farfalle e altri insetti sono i principali fornitori di cibo, acqua pulita, medicine e sono artefici di benessere. Ma ora, con i tre quarti della superficie terrestre alterata dalla presenza umana e un milione di specie a rischio di estinzione, gli interventi per la preservazione ambientale non bastano più. Per questo il JRC sottopone ai governi e ai legislatori dell’Unione Europea dieci avvertenze: dall’allarme sulla diffusione delle specie aliene invasive (che si sono trasferite cioè in un habitat diverso da quello naturale minacciando diverse specie) agli insufficienti progressi riscontrati nel raggiungere un buono stato ecologico delle zone umide, dal bisogno di migliorare lo stato della biodiversità nelle aree urbane alla necessità nell’UE di maggiori studi sulle condizioni dell’ecosistema.
Nel complesso, l’analisi del Centro di ricerca afferma che lo stato degli ecosistemi europei “ha bisogno di essere migliorato notevolmente per mettere un fermo e invertire la tendenza della perdita di biodiversità”. Un messaggio chiaro per l’UE e per gli Stati membri, chiamati ad attuare la Strategia per la biodiversità per il 2030.
La Commissione ha creato un parco virtuale per sensibilizzare i cittadini europei sul declino degli impollinatori e per informare sui rischi per il pianeta che potrebbero esserci in un futuro non troppo lontano.