Bruxelles – Sarà in vigore almeno fino al 18 maggio 2022 il quadro di misure restrittive contro gli attacchi informatici che minacciano l’Unione Europea o i suoi Stati membri, dopo la decisione del Consiglio dell’UE di prorogarlo per un altro anno.
Attraverso questo pacchetto di strumenti, l’UE può imporre misure restrittive mirate nei confronti di persone o entità coinvolte in attacchi hacker che costituiscono una minaccia esterna “significativa” per l’Unione nel suo complesso o per i suoi Stati membri. La stessa decisione e le stesse misure possono essere adottate anche in risposta ad attacchi informatici nei confronti di Stati terzi o organizzazioni internazionali, nell’ambito della difesa degli obiettivi della Politica estera e di sicurezza comune (PESC).
Le sanzioni prevedono il congelamento dei beni e il divieto di viaggi, oltre all’impossibilità per cittadini e organizzazioni comunitarie di mettere fondi a disposizione dei soggetti inseriti nell’elenco. Attualmente sono otto le persone e quattro le entità oggetto di questo tipo di sanzioni.
Quest’ultima proroga si colloca nell’ambito del quadro europeo tracciato il 17 maggio 2019, per il potenziamento della capacità di prevenzione, dissuasione, deterrenza e risposta dell’UE nei confronti delle attività informatiche dolose. Gli obiettivi sono quelli di salvaguardare la sicurezza dei cittadini europei e di favorire un cyberspazio globale, aperto, stabile, pacifico e sicuro.