Bruxelles – In trasferta nella città delle istituzioni europee per presentarsi e per presentare le priorità del Partito Democratico. Il segretario del PD Enrico Letta ha incontrato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e i commissari europei Paolo Gentiloni (Economia), Valdis Dombrovskis (Commercio ed Economia per le persone) e Nicolas Schmit (Affari sociali) per dire chiaramente che il suo partito è “il pilastro dell’europeismo” del governo guidato da Mario Draghi e per garantire sulle riforme indispensabili per permettere all’Italia di attuare il piano di ripresa nazionale e ottenere le risorse europee, che attualmente assegna a Roma 191,5 miliardi di euro.
“Per poter ricevere e spendere le risorse dei fondi europei dobbiamo fare le riforme, non dobbiamo fare i furbi”, ha affermato Letta spiegando ai giornalisti italiani a Bruxelles il contenuto dei suoi colloqui. “Abbiamo parlato della riforma del fisco, della giustizia e della concorrenza. Essere nella maggioranza dell’attuale esecutivo italiano per noi significa garantire sulle riforme necessarie da fare attraverso i decreti di semplificazioni e lo snellimento burocratico”, ha continuato.
Letta garantisce anche sull’orientamento politico dell’attuale governo. Nelle parole dell’ex presidente del Consiglio, che ha incontrato anche il presidente dell’Europarlamento David Sassoli, il sostegno del PD al governo Draghi è “pieno, convinto e nel segno dell’Europa”.
Con @EnricoLetta abbiamo parlato della ricostruzione europea.
Con tanta sofferenza in Europa, bisogna usare bene #NextGenerationEU e renderlo permanente. pic.twitter.com/QuhaptT5if
— Roberta Metsola (@EP_President) May 19, 2021
Il Segretario dei dem ha dichiarato di aver presentato “con forza” ai suoi interlocutori la clausola di premialità per l’occupazione femminile e giovanile contenuta nel Recovery Plan italiano (“un moltiplicatore straordinario”, come lo ha definito Letta). Ma la priorità assoluta sono i giovani. “Il nostro Paese si è dimenticato dei giovani, che stanno uscendo dalla pandemia frustrati, in difficoltà e in una forte condizione di disagio psicologico”.
Domani (20 maggio) Letta parlerà con l’Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Josep Borrell di immigrazione, argomento tornato di stretta attualità per gli ultimi naufragi nel Mediterraneo e nelle ultime ore per le immagini giunte dall’enclave spagnola di Ceuta. “La questione migratoria obbliga a fare un salto di qualità rispetto al Nuovo Patto per l’immigrazione presentato dalla Commissione che fatica a vedere la luce. L’Europa deve darsi strumenti, non bastano gli sforzi degli Stati membri”, ha aggiunto Letta riferendosi alle difficoltà incontrate sulla gestione del dossier migratorio tra il 2013 e il 2014, quando era alla guida dell’esecutivo tricolore
Rimandata ai colleghi europarlamentari la possibilità dell’ingresso di alcuni deputati europei del Movimento 5 Stelle al gruppo dei Socialisti e Democratici del Parlamento europeo. “È una vicenda di cui si sta occupando il nostro gruppo parlamentare e che ha bisogno di tempo”, ha detto Letta. “Il rapporto con i 5 Stelle è costruttivo e abbiamo intenzione di portarlo avanti nonostante ci siano divergenze”.