Bruxelles – Sono circa 6.000, di cui 1.500 minori. Dalle prime ore di lunedì 17 maggio migliaia di migranti hanno fatto ingresso a Ceuta, l’enclave spagnola a confine con il Marocco. La “crisi”, come l’ha definita il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, sarebbe stata la conseguenza della ritorsione del Marocco alla scelta di Madrid di fornire cure mediche a Brahim Ghali, leader del Fronte Polisario, il movimento che dagli anni Settanta si batte per l’indipendenza da Rabat del Sahara Occidentale. Il Paese magrebino più volte utilizza l’arma dei migranti ospitati sul suo territorio nei suoi rapporti con la Spagna.
Si tratta di un flusso senza precedenti per Ceuta, che ha reso necessario il potenziamento dei militari già disposti al confine per il controllo della frontiera. Il ministro dell’Interno spagnolo Fernando Grande-Marlaska ha affermato che 2.700 migranti irregolari sono già stati rimpatriati in Marocco. Nei video che circolano in queste ore si osserva una grande quantità di persone ammassata alla recinzione che divide l’enclave spagnola dal resto dello Stato nordafricano e altre che tentano di raggiungere la parte opposta a nuoto. Una persona è morta mentre cercava di raggiungere Ceuta via mare.
https://www.youtube.com/watch?v=-7frIPH-iKY
La situazione in corso a Ceuta è stato un argomento toccato dalla commissaria europea agli Affari interni Ylva Johansson nel suo intervento in Parlamento europeo martedì mattina (18 maggio) durante una discussione sugli ultimi eventi accaduti nel Mediterraneo. “La frontiera spagnola è una frontiera europea. L’Unione Europa vuole costruire una relazione con il Marocco basata sulla fiducia e su impegni condivisi”, ha affermato Johansson richiamando il partner africano all’obbligo di contrastare l’immigrazione irregolare.
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My statement this morning in #EPlenary on situation in #Ceuta Spain:
“let me conclude on the unprecedented irregular arrivals to the city of Ceuta from Morocco since yesterday, which continue as we speak. It is worrying that at least 6,000 people…— Ylva Johansson (@YlvaJohansson) May 18, 2021
“Piena solidarietà alla Spagna”, ha scritto in un tweet in spagnolo il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, il cui portafoglio comprende anche responsabilità in materia di immigrazione. “Abbiamo bisogno di un Patto per la politica migratoria europea: accordi con i paesi terzi; una protezione più robusta della frontiera; solidarietà tra gli Stati membri e una politica per l’immigrazione legale”.
La frontera española de #Ceuta es una frontera europea. Plena solidaridad con España. Necesitamos ya el Pacto de política migratoria europea: acuerdos con países terceros; una robusta protección de nuestras fronteras; solidaridad entre los EEMM, y una política de migración legal.
— Margaritis Schinas (@MargSchinas) May 18, 2021