Bruxelles – Stop ai finanziamenti a nuovi progetti di fornitura di petrolio, gas e carbone se il mondo è intenzionato a raggiungere le emissioni nette pari a zero entro la metà del secolo. L’avvertimento arriva dall’Agenzia internazionale dell’energia (AIE) nel definire una traiettoria ben precisa verso un sistema energetico a zero emissioni di CO2: una roadmap pubblicata oggi (18 maggio) con 400 passi da compiere per raggiungere la neutralità dal carbonio entro la metà del secolo. Uno scenario possibile e raggiungibile ma che secondo l’Aie richiede una trasformazione senza precedenti dei sistemi energetici a livello globale. Si tratta di un avvertimento destinato ad aver presa anche sul Continente europeo, dove la Commissione UE è in procinto di pubblicare il nuovo pacchetto legislativo ‘fit for 55’ il 14 luglio, destinato a chiarire come l’UE intenda arrivare a ridurre le emissioni del 55 per cento rispetto ai livelli del 1990.
Intanto, l’AIE sottolinea che gli impegni per il clima dei governi fino ad oggi – anche se pienamente raggiunti – sono ben al di sotto di quanto richiesto per portare le emissioni globali di anidride carbonica legate all’energia allo zero netto entro il 2050. Un esempio: il percorso delineato prevede ulteriori 630 GW di energia da fotovoltaico all’anno entro il 2030, e 390 GW per l’energia eolica. Presi insieme, questi numeri sono quattro volte il livello record di rinnovabili raggiunti 2020. Tra le 400 tappe fondamentali per guidare il percorso verso “lo zero netto” (net zero) entro il 2050, l’Agenzia sottolinea che non dovrà esserci nessun investimento in nuovi progetti di fornitura di combustibili fossili e nessun ulteriore investimento finale per nuove centrali a carbone. Entro il 2035 non ci saranno vendite di nuove autovetture con motore a combustione interna (come il diesel) ed entro il 2040 il settore elettrico globale dovrà raggiungere le emissioni nette zero.
Focus soprattutto sugli investimenti. Secondo l’Agenzia, la maggior parte delle riduzioni globali delle emissioni di CO2 tra oggi e il 2030 proverrà da tecnologie già presenti oggi sul mercato ma proiettando lo scenario al 2050, quasi la metà delle riduzioni proviene da tecnologie che attualmente o sono ancora in fase di dimostrazione o addirittura di progettazione. Questo significa che è necessario compiere “importanti progressi nell’innovazione tecnologica in questo decennio”, accelerare con gli investimenti in nuove tecnologie.
“La nostra tabella di marcia mostra le azioni prioritarie necessarie oggi per garantire che l’opportunità di emissioni nette zero entro il 2050 – limitata ma ancora realizzabile – non vada persa. La portata e la velocità degli sforzi richiesti da questo obiettivo critico e formidabile rendono questa forse la sfida più grande che l’umanità abbia mai affrontato “, ha commentato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale, a margine della pubblicazione del rapporto. “Il percorso dell’AIE verso questo futuro più luminoso porta un’impennata storica negli investimenti nell’energia pulita che crea milioni di nuovi posti di lavoro e aumenta la crescita economica globale. Portare il mondo su questo percorso richiede azioni politiche forti e credibili da parte dei governi, sostenute da una cooperazione internazionale molto maggiore “.