Bruxelles – In Finlandia il dibattito sullo strumento delle risorse proprie legato al piano di ripresa europeo Next Generation EU sta diventando un’arma di ostruzionismo politico nelle mani dell’opposizione. La discussione dura da quattro giorni e i vertici dell’unica Camera parlamentare finlandese hanno le mani legate nel procedere con la votazione finale, inizialmente prevista per mercoledì 12 maggio.
Il dibattito continuerà finché ci saranno richieste di interventi. E questo è il pretesto sfruttato da “Veri finlandesi”, il partito di estrema destra che possiede 38 seggi in Parlamento, per rinviare il più possibile il momento del voto. Nella mattinata di giovedì 13 maggio la seduta è stata interrotta dopo 20 ore di discussione, nel corso della quale in aula non sono mancate letture di brani religiosi e di estratti della fiaba di Cappuccetto Rosso. La presidente dell’emiciclo Anu Vehviläinen, che appartiene al Partito di Coalizione Nazionale, il partito di opposizione del centro-destra, ha sospeso temporaneamente le funzioni del secondo vicepresidente della camera Juho Eerola (del Partito dei Finlandesi), sospettato di essersi reso complice della tattica dei suoi colleghi di partito mentre presiedeva la seduta.
La ripresa dei lavori di venerdì mattina (14 maggio) ha subito ulteriori intoppi. Veri Finlandesi ha ottenuto l’inserimento nell’ordine del giorno di una mozione che proponeva di interrompere il dibattito fino a giugno. La mozione è stata respinta con 68 voti contrari contro i 38 voti favorevoli del Partito dei Finlandesi, ma quest’ultimo sta utilizzando tutti i mezzi per alimentare il livello di esasperazione, incluso quello della minaccia di un’indagine nella Commissione Affari costituzionali per la condotta di Vehviläinen.
“Ormai il dibattito sta diventando una chiacchierata. Non si tratta più di influenzare la discussione, ma semplicemente di provocare ritardi”, ha detto il primo vicepresidente della camera Tarja Filatov all’Helsinki Times. “Chi presiede la seduta non ha e non deve avere nessun potere di interrompere il dibattito. Ma devono essere gli stessi deputati a rendersi conto che stanno ostruendo il processo decisionale, invece che influenzarlo”, ha aggiunto Filatov.
Insieme al dispositivo giuridico delle risorse proprie, che permetterà alla Commissione europea di accedere ai mercati finanziari per ottenere i fondi necessari per finanziare il pacchetto per la ripresa del Next Generation EU, il parlamento finlandese dovrà votare anche la ratifica del Quadro Finanziario Pluriennale europeo per il periodo 2021-2027. A entrambe le votazioni è stato assegnato carattere costituzionale, ragion per cui il voto richiede i due terzi dell’aula. Numeri non alla portata del governo del primo ministro Sanna Marin, sostenuto da una maggioranza di 117 seggi su 200 totali del parlamento.
La leadership dell’opposizione moderata del Partito di Coalizione Nazionale (che conta 38 seggi in parlamento) ha lasciato libertà ai propri delegati di votare a seconda del proprio orientamento personale. Ma questo potrebbe non bastare in virtù delle posizioni contrarie interne al partito sull’istituzione della forma di debito comune europeo che il Next Generation EU sta realizzando.
Oltre alla Finlandia, la ratifica del dispositivo sulle risorse proprie è in corso in Austria, nei Paesi Bassi, in Ungheria, in Polonia e in Romania.