Bruxelles – Si volta pagina nelle relazioni tra Unione Europea e India e inizia da oggi (sabato 8 maggio) un nuovo capitolo all’interno di un partenariato sempre più stretto tra le due potenze mondiali. In occasione del vertice UE-India in videoconferenza a Porto, i leader europei e il primo ministro indiano, Narendra Modi, hanno raggiunto un’intesa a livello di connettività, commercio e sanità, fondata su due pilastri: la ripresa dei negoziati per un accordo di libero scambio e il sostegno dell’UE durante la crisi sanitaria COVID-19 che sta colpendo il Paese con particolare intensità nelle ultime settimane.
“Stiamo lanciando negoziati su tre accordi per il commercio, per la protezione degli investimenti e delle indicazioni geografiche“, ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in conferenza stampa. “Siamo partner naturali, le due più grandi democrazie al mondo e condividiamo valori comuni che ci permettono di sviluppare investimenti e un dialogo sui diritti umani“. Come si legge nelle conclusioni del summit, l’alleanza si fonda sulla volontà di “contribuire a un mondo più sicuro, più verde, più pulito, più digitale, resiliente e stabile”.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha confermato che questo vertice ha aperto la strada a una “ripresa dei negoziati sul libero scambio iniziati nel 2007 e interrotti nel 2013”. Un vero e proprio “momento storico” per le relazioni tra Unione Europea e India. Lo è in particolare per la lotta comune ai cambiamenti climatici: “Abbiamo bisogno di un accordo sul clima, perché quando l’India si pone degli obiettivi, è in grado di rispettarli”, è stata l’esortazione della capa dell’esecutivo UE, a partire dall’appuntamento della COP26 (la Conferenza 2021 delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in programma a novembre a Glasgow) e dialoghi sempre più serrati su energia, economia circolare, alimentazione e protezione della biodiversità.
Ma sul tavolo c’è anche il tema della digitalizzazione e della connettività, aspetto che sta acquistando sempre più spazio all’interno del partenariato UE-India. “Questo summit era uno degli obiettivi della nostra presidenza”, ha confermato il premier portoghese e presidente di turno del Consiglio dell’UE, Antonio Costa, “ma abbiamo bisogno di un lavoro più stretto su queste aree”. In altre parole, una cooperazione tecnologica che si basi sull’intelligenza artificiale, la sicurezza delle reti, lo sviluppo di infrastrutture e il calcolo quantistico: “Attendiamo con impazienza un forum per gli investimenti digitali di alto livello UE-India entro la fine dell’anno”.
Crea apprensione la situazione COVID-19 in India e per questo i leader europei hanno espresso la propria solidarietà al premier Modi e a tutto il popolo indiano: “Siamo al loro fianco in questo momento particolarmente difficile”, ha commentato von der Leyen. “Abbiamo ribadito il nostro impegno a fornire tutto ciò di cui hanno bisogno, come generatori, respiratori, medicinali“. Le ha fatto eco Michel, che ha confermato il lavoro di Bruxelles per “aumentare la produzione e l’esportazione di vaccini verso l’India”, con 17 Paesi membri che si sono già attivati attraverso il meccanismo di protezione civile dell’UE, “mantenendo così lo spirito di solidarietà e cooperazione che è stato il segno distintivo delle nostre relazioni”.