Bruxelles – Gli amministratori delegati di 27 aziende europee – tra cui TIM, Airbus, Atos, Nokia, OVHCloud, SAP, Siemens e Orange – hanno presentato oggi (venerdì 7 maggio) le proprie raccomandazioni alla Commissione Europea per rafforzare il Mercato interno, in vista del lancio delle iniziative di cloud computing ed edge computing (modello di calcolo distribuito nell’elaborazione dei dati).
Nella proposta, le società hanno messo nero su bianco che sono necessari 19 miliardi di euro entro il 2025 per rendere l’Europa un leader tecnologico nel campo dei servizi cloud, con investimenti privati pari a 9,7 miliardi di euro e pubblici di circa 10,2 miliardi. La politica cloud dell’UE dovrà includere lo sviluppo della tecnologia a basse emissioni di carbonio, della sicurezza informatica e 5G, dei data center e dell’infrastruttura edge.
Il documento presentato al commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, sottolinea che è necessario “concentrare le energie nel fare un salto in avanti nella tecnologia e nella competitività” dell’Unione, offrendo alternative alle società statunitensi nei servizi cloud. Se non si agirà in questo senso, i dati europei continueranno a contribuire alla “formazione di algoritmi e intelligenza artificiale venduti da aziende non UE, aumentando il divario tecnologico esistente”, si legge nel documento.
Una soluzione può essere quella di sviluppare l’iniziativa europea Gaia-X, che “dovrebbe essere sfruttata” per rendere più forti i servizi cloud europei.