Bruxelles – È un’Unione Europea che punta con decisione all’autonomia strategica nella produzione industriale, memore degli errori del passato. Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno, lo ha spiegato chiaramente nel suo discorso allo Stato dell’Unione 2021 dell’Istituto universitario europeo: “Oggi paghiamo la decisione di non essere stati indipendenti su molti fronti e, se non ci muoviamo, con le nostre ambizioni verdi e digitali rischiamo di essere ancora più dipendenti“.
Per questo motivo la Commissione Europea ha elaborato la sua strategia industriale (presentata mercoledì 5 maggio), definendo criteri per identificare le aree strategiche: “Anche se questa parola non mi piace, perché spesso dà legittimazione a qualsiasi errore. Preferisco parlare di approccio pragmatico verso l’autonomia dell’Unione“, ha sottolineato Breton. L’obiettivo è quello di sviluppare le capacità europee “senza cedere sui nostri valori”, ha sottolineato con forza Breton. Dai semiconduttori all’elaborazione dei dati industriali, “dovremo rafforzare le nostre ambizioni a livello internazionale, ma secondo i nostri standard di sicurezza“.
La strategia UE è partita dall’analisi delle dipendenze a livello geo-strategico, incrociata poi con le esigenze future sulle materie prime, per arrivare a stabilire una tabella di marcia per lo sviluppo delle tecnologie all’avanguardia: “Non possiamo perdere questa finestra di opportunità per allearci con chi condivide le nostre ambizioni”.
Secondo il commissario per il Mercato interno, è arrivato il momento di stabilire “a che punto siamo arrivati nel nostro sviluppo industriale”, per competere con Stati Uniti e Cina e sviluppare partenariati strategici: “Ci deve essere un bilanciamento, perché se saremo totalmente dipendenti, ci troveremo ancora una volta in una brutta posizione”. Al contrario, l’autonomia nell’approvvigionamento di materie prime e nella produzione industriale porterà a una maggiore capacità contrattuale dell’UE. “Dopo la crisi scatenata dalla pandemia COVID-19 dovremo dimostrare la nostra forza e la nostra capacità di accogliere le aziende, ma secondo le nostre condizioni”, ha concluso il commissario Breton.