Bruxelles – La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha dichiarato che la conclusione di un contratto di assicurazione della responsabilità civile (RC) per la circolazione di un autoveicolo è obbligatoria “fino a quando tale il veicolo è immatricolato in uno Stato membro”.
La pronuncia ha riguardato il caso un ente locale polacco (il distretto di Ostrów), sanzionato per essere venuto meno all’obbligo di concludere un contratto di garanzia assicurativa su un veicolo di cui è venuto proprietario in seguito a una confisca. La copertura assicurativa è stata garantita solo in un secondo momento poiché il mezzo era stato destinato alla demolizione in virtù delle condizioni tecniche che lo rendevano a detta del suo proprietario “inidoneo alla circolazione”.
La Corte tuttavia ricorda che tale giustificazione non è prevista nella nozione oggettiva stabilita dal diritto europeo che rende obbligatoria l’assicurazione per un veicolo immatricolato in uno Stato membro. “L’obbligo di assicurazione non può essere escluso per il mero fatto che un veicolo immatricolato è, in un determinato momento, inidoneo a circolare a causa delle sue condizioni tecniche“, afferma il giudice europeo.
“Affinché un veicolo sia escluso dall’obbligo di assicurazione deve essere ufficialmente ritirato dalla circolazione, conformemente alle norme nazionali applicabili”, precisa la Corte. L’immatricolazione di un veicolo attesta, in linea di principio, la sua idoneità a circolare, a prescindere da eventuali cattive condizioni tecniche che lo rendano inutilizzabile. La constatazione di tale inidoneità a circolare deve essere effettuata in modo obiettivo e ciò può avvenire solo attraverso la cancellazione dell’immatricolazione del veicolo regolata dal diritto nazionale di ciascun Stato membro.