Bruxelles – Unione Europea e Cina rafforzano l’impegno contro la perdita di biodiversità, in vista della COP15 di Kunming, il vertice dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) sulla diversità biologica che si terrà a ottobre. Durante l’ottavo dialogo UE-Cina ministeriale sulla politica ambientale che si è svolto oggi (27 aprile) tra il commissario europeo per l’Ambiente e gli Oceani, Virginijus Sinkevičius, e Huang Runqiu, ministro cinese per l’Ecologia e l’Ambiente, Bruxelles e Pechino hanno riconosciuto la portata della crisi della biodiversità, impegnandosi “a rafforzare le azioni per proteggere, conservare e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi”.
“In questo ‘super anno per la natura’, è fondamentale raggiungere un accordo collettivo su un ambizioso quadro di biodiversità globale post-2020 basato su obiettivi generali e intelligenti, forti meccanismi di monitoraggio e revisione e mezzi di attuazione efficaci”, ha detto Sinkevičius al termine della riunione. Bruxelles punta a finalizzare al vertice di Kunming un accordo globale sulla biodiversità sulla scia dell’accordo sul clima siglato a Parigi nel 2015, con obiettivi vincolanti a livello globale. Ambizioso, globale e in evoluzione. La posta in gioco non potrebbe essere più alta. A quanto si legge in una nota del Berlaymont, entrambe le parti hanno discusso i modi per rafforzare la cooperazione sulle questioni ambientali per portare a progressi a livello nazionale e multilaterale e hanno “riconosciuto l’importanza di una continua collaborazione UE-Cina per affrontare sfide ambientali urgenti e condivise e promuovere opportunità di ripresa ecologica all’indomani della pandemia COVID-19”.
Focus anche sull’inquinamento, alla luce del fatto che la Commissione europea dovrebbe presentare in questo trimestre un piano d’azione per l’inquinamento zero e ha chiesto di unire le forze per un accordo globale sulla plastica attraverso una risoluzione durante la prossima sessione delle Nazioni Unite a febbraio 2022. La Cina ha espresso il “suo vivo interesse a migliorare collaborazione per il controllo e la gestione di nuove sostanze chimiche”.