Bruxelles – Avanti con i negoziati sulla nuova Politica agricola comune (PAC), che finiranno direttamente sul tavolo dei ministri dell’Agricoltura lunedì 26 aprile al Consiglio Agrifish in programma a Bruxelles. L’obiettivo della presidenza portoghese del Consiglio dell’UE è di avere un accordo entro la fine della sua presidenza “ancora meglio entro il mese di maggio”, ha spiegato un funzionario dell’UE. Il Consiglio di lunedì servirà alla presidenza per ottenere un mandato rafforzato per il prossimo giro di negoziati (trilogo) con il Parlamento europeo in programma venerdì 30 aprile, che si concentrerà sui piani strategici della PAC, uno dei pilastri della nuova riforma.
“La presidenza presenterà lo stato di avanzamento dei negoziati e i ministri saranno invitati a discutere le proposte” di Lisbona sulla nuova ‘architettura verde’ della PAC, presentate lunedì 19 aprile alle delegazioni del Comitato speciale per l’agricoltura (CSA). In particolare la proposta di compromesso riguarda la percentuale di aiuti diretti da riservare agli eco-schemi, una delle novità della riforma che prevede di mobilitare sostegno economico agli agricoltori che scelgono di essere più ambiziosi in termini di tutela dell’ambiente e azione per il clima.
Per il Consiglio almeno il 20 per cento dei finanziamenti del primo pilastro della PAC (gli aiuti diretti) dovrebbe essere allocata dagli Stati membri per politiche verdi, attraverso questi eco-schemi, tra cui si includono pratiche come agricoltura di precisione, agroforestale e agricoltura biologica. Mentre per il Parlamento la quota dovrebbe salire al 30 per cento. La Presidenza portoghese ha proposto un compromesso sul bilancio dei regimi ecologici in modo che sia progressivo, con un punto di partenza fissato al 22 per cento (quota di aiuti diretti dedicata agli eco-regimi) per gli anni 2023 e 2024, e poi dal 2025 la percentuale salirebbe al 25 per cento. Una cifra a metà, dunque, tra la posizione degli Stati e quella dell’Eurocamera. La nuova Politica agricola comune dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2023 e prevede lo sblocco di risorse per 390 miliardi di euro per i prossimi sette anni (2021-2027), distribuite per circa 9 milioni di agricoltori europei.
La PAC sarà il punto centrale del Consiglio di lunedì, ma non l’unico in agenda. Prevista una informativa della Commissione europea sullo stato dei mercati agricoli, nel contesto delle sfide attuali e future, comprese quelle relative al commercio. Su quest’ultimo punto previsto anche uno scambio di opinioni tra i ministri su questioni relative al commercio e all’agricoltura. I ministri discuteranno, tra le altre cose, di come promuovere, attraverso accordi commerciali e relazioni commerciali, gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e i principi sul clima dell’accordo di Parigi. Inoltre a quanto apprendiamo la delegazione tedesca fornirà ai ministri le informazioni sulla possibilità di introdurre l’etichettatura relativa al metodo di allevamento delle galline ovaiole anche quando le uova sono utilizzate come ingredienti negli alimenti trasformati.