Bruxelles – Meno auto in circolazione e numero di vittime sulle strade europee ai minimi storici. Nell’anno dello scoppio della pandemia di COVID-19, le misure di contenimento adottate dai governi per limitare il contagio hanno ridotto di 4 mila unità le morti causate da incidenti stradali nell’UE.
Secondo le stime preliminari pubblicate dalla Commissione europea sono state 18.800 le vite spezzate nel 2020. Seppur elevata, la cifra segna un calo del 17 per cento rispetto al 2019, un risultato mai registrato prima d’ora. E il confronto su base decennale accentua ancora di più l’impatto della situazione eccezionale verificatasi con la pandemia. Rispetto al 2010 l’UE ha registrato il 36 per cento in meno delle vittime su strada.
Il record tuttavia non soddisfa rispetto a quanto Bruxelles aveva prefissato. Per il 2020 l’UE aveva puntato a dimezzare il numero delle vittime per incidenti mortali rispetto a dieci anni prima. L’obiettivo è stato centrato solo in Grecia, dove il calo rispetto al 2010 è stato del 54 per cento.
I dati però invitano a non dare per scontato il nesso tra lockdown nazionali e calo della fatalità. La relazione vale solo in linea di principio, visto che negli Stati Uniti nel 2020 si è verificato un picco delle morti sull’asfalto. L’evidenza dimostra anche che il minor traffico veicolare ha rafforzato la propensione al rischio e in particolare la tendenza a toccare velocità più elevate.
Nel complesso però in nove Stati membri le morti in strada sono calate di oltre il 40 per cento rispetto al 2010 e i progressi più significativi sono stati osservati nei Paesi mediterranei (in Italia si sono ridotte del 25 per cento rispetto al 2019 e del 42 per cento rispetto al 2010). Ma con 42 morti per milione di abitanti l’UE può vantarsi “di avere le strade più sicure del pianeta”, come ha dichiarato la commissaria ai Trasporti Adina Vălean. La media tiene conto delle differenze tra gli Stati europei (per ogni milione di abitanti in Svezia muoiono 18 persone, in Romania 85), ma a livello mondiale la media supera le 180 vittime per milione di residenti.
L’Unione Europea si è dotata di un Piano di Azione strategico e di un Quadro di programmazione 2021-2030 per massimizzare la sicurezza sulle sue strade. È ferma al 2050 l’ambizione di raggiungere le “zero vittime entro il 2050” su tutto il territorio europeo.