Bruxelles – Erasmus non era proprio per tutti. Fino a oggi. Il programma di mobilità studentesca avrà una moneta speciale, commemorativa del progetto di integrazione di maggior successo dell’Unione europea. Sarà il padre del programma, Erasmo da Rotterdam, il volto della moneta celebrativa da 2 euro che comincerà a circolare dal 1 luglio 2022 per la ricorrenza dei 35 anni di vita di Erasmus. A scegliere il soggetto da stampare sulla moneta sono stati i cittadini europei, che hanno partecipato alla votazione aperta dalla Commissione europea. Ottenendo oltre 22 mila voti, il disegno vincitore ha vinto la concorrenza delle altre cinque figure in gara dopo aver superato un’iniziale scrematura tra 70 altre monete candidate.
Creata dall’incisore della zecca francese Joaquin Jimenez, l’immagine che accompagnerà il retro del pezzo da 2 euro commemorativa raffigura Erasmo da Rotterdam intento a scrivere. Sullo sfondo l’allegoria della sua influenza sull’Europa riprodotta attraverso un fascio nel quale sono rimesse in rilievo alcune forme che ricordano le stelle della bandiera dell’Unione Europea.
Erasmo da Rotterdam (1469 – 1536), umanista olandese, fu tra gli ideatori delle libere università e tra i primi a dare un contributo all’europeismo. Non a caso è il programma per la mobilità degli studenti universitari ha una sigla (European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, ossia ERASMUS) che riconduce al suo nome. Col tempo il programma varatano nel 1987 è cresciuto ed ha ampliato la sua portata. Oggi si chiama Erasmus+, e permette soggiorno all’estero anche per professori e la possibilità di tirocini.
“Erasmus+ e l’euro sono due dei simboli più tangibili dell’unità europea”, ha affermato il commissario all’Economia Paolo Gentiloni nel congratularsi con l’autore dell’opera. Saranno ora i ministri dell’Eurozona a dare il via libero definitivo alla coniazione della nuova moneta, la presentazione del cui bozzetto arriva neanche un mese dopo la presentazione del nuovo Erasmus+ 2021-2027, che permetterà a 10 milioni di cittadini europei di tutte le età e di ogni estrazione di viaggiare in 33 Paesi per studiare e formarsi.