Bruxelles – Dopo l’apertura dei feedback, la Commissione ha lanciato il 30 marzo una consultazione pubblica sulla revisione della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia per andare incontro agli obiettivi di neutralità climatica del Green Deal e, in particolare, raddoppiare il tasso di rinnovamento energetico annuale delle abitazioni e degli edifici non residenziali entro il 2030. La consultazione rimarrà aperta ai contributi fino al 22 giugno.
Questo uno dei punti principali della strategia europea “Ondata di rinnovamento” (Renovation Wave) presentata a ottobre 2020 per promuovere la ristrutturazione energetica degli edifici nell’UE. L’edilizia è responsabile del 40 per cento dei consumi energetici d’Europa e del 36 per cento dei gas a effetto serra provenienti dal settore energetico. L’Esecutivo europeo pensa di includere nella nuova direttiva l’introduzione graduale di standard minimi obbligatori di prestazione energetica per diversi tipi di edifici (sia pubblici che privati, non residenziali e residenziale) e l’armonizzazione, il rafforzamento e l’estensione degli attestati di prestazione energetica e l’introduzione di “passaporti per il rinnovo”.
La revisione della direttiva, secondo quanto riferito dall’UE, dovrebbe essere pubblicata entro la fine dell’anno, presumibilmente nel 4 trimestre. Come la direttiva sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica – che Bruxelles dovrebbe pubblicare entro l’estate – andrà a costituire il pacchetto normativo“Fit for 55” che servirà a incontrare gli obiettivi climatici dell’Unione a medio termine (ridurre le emissioni del 55 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990).