Bruxelles – Come ogni mese, la Commissione Europea ha pubblicato i nuovi rapporti delle piattaforme digitali sull’evoluzione delle misure adottate nella lotta contro la disinformazione online legata alla pandemia COVID-19. I rapporti per il mese di febbraio coinvolgono Google, Microsoft, Twitter e TikTok, quattro dei sei giganti del web che hanno firmato con l’esecutivo UE il Codice di condotta sulla disinformazione (all’appello mancano Facebook e Mozilla, fermi alle misure implementate a gennaio).
Dal 10 giugno dello scorso anno le piattaforme digitali sono impegnate in un programma di rendicontazione mensile per garantire la propria responsabilità sulla diffusione di notizie riguardanti la pandemia e la distribuzione dei vaccini anti-COVID.
Per quanto riguarda le misure introdotte nel mese di febbraio, i rapporti evidenziano che Twitter ha aggiornato le sue richieste di ricerca COVID-19 sul territorio comunitario per includere informazioni autorevoli sui vaccini, e allo stesso tempo ha attivato l’hashtag #Vaccinated in 24 lingue per consentire agli utenti di mostrare il loro sostegno alla vaccinazione.
Google ha invece completato l’estensione a tutti i 27 Paesi UE della funzione di ricerca che mostra informazioni affidabili sui vaccini e statistiche in risposta alle ricerche correlate, mentre su YouTube sono stati rimossi 30 mila video con affermazioni che mettevano in dubbio il consenso tra le autorità sanitarie. Il motore di ricerca Bing di Microsoft ha implementato una nuova funzionalità che mostra i progressi della vaccinazione nei singoli Paesi, mentre la sezione dedicata alla pandemia COVID-19 ha avuto più di 2 milioni di visite.
Sul fronte dei social media, TikTok si è concentrata sulla prevenzione alla diffusione di contenuti non verificati, lanciando una nuova funzionalità che prevede il banner Know your Facts sui video di questo genere e la richiesta agli utenti di un messaggio di verifica prima di condividere un contenuto contrassegnato.
Il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, ha ricordato che “la vaccinazione è la nostra massima priorità” e in questo momento è fondamentale combattere la diffusione di notizie false a riguardo: “Vaccini sicuri ed efficienti vengono prodotti e somministrati in Europa e non possiamo lasciare che la disinformazione minacci la fiducia dei cittadini“. La vicepresidente della Commissione UE per i Valori e la trasparenza, Věra Jourová, ha promesso che il Codice di condotta sarà rinnovato “con orientamenti pratici e un quadro di monitoraggio permanente”, dal momento in cui la trasparenza delle piattaforme online “è una condizione preliminare per comprendere e contrastare la disinformazione che erode il dibattito democratico”.