Bruxelles – L’operazione Irini, come annunciato dall’Alto Rappresentante Josep Borrell durante una visita in Italia a distanza di un anno dalla sua nascita, è stata estesa fino al 31 marzo 2023. La decisione è stata presa dagli Stati membri presso il Consiglio dell’UE alla luce della revisione strategica dell’operazione effettuata dal Comitato Politico e di Sicurezza (l’organo che assiste i governi nella politica estera e di difesa europea).
Lanciata ufficialmente il 31 marzo 2020, EUNAVFOR MED IRINI (quest’ultimo termine in greco significa “pace”), è stata concepita per far rispettare l’embargo di armi alla Libia dopo la Conferenza di Berlino nel gennaio 2020. È sostenuta dalle Nazioni Unite e, oltre ad avere la sua sede centrale a Roma (come l’operazione Sophia, che la precedeva), è guidata dal contrammiraglio italiano Fabio Agostini.
Tra i suoi obiettivi secondari ci sono la raccolta di informazioni sui traffici illegali di petrolio, petrolio grezzo e prodotti petroliferi raffinati che partono dalla Libia, l’addestramento e il rafforzamento della guardia costiera libica e il contributo al contrasto della tratta di esseri umani.