Bruxelles – Sono preoccupato per i tentativi di destabilizzare la democrazia, dalla tendenza all’autoritarismo. E la democrazia si fonda sulla fiducia dei cittadini e i leader politici devono lavorare per mantenere vivo questo patrimonio. E’ l’accorato messaggio del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ai leader dei Ventisette, riuniti oggi per la prima giornata del Consiglio europeo di marzo.
Il tema del giorno, ovviamente, è quello della lotta alla pandemia, Sassoli lo ha ben presente, ma oggi ha voluto fare un passo in più rispetto alle preoccupazioni della cronaca quotidiana cercando di guardare più avanti, alle minacce che questa tragedia può portare al sistema di vita occidentale.
Un anno fa, all’inizio della pandemia “non avremmo mai potuto pensare a quanto sarebbe cambiata la nostra vita. E non avremmo neanche immaginato la nostra capacità di recupero e quanto abbiamo realizzato attraverso la nostra azione collettiva”, ha sottolineato il presidente dell’Eurocamera, ammonendo però che “durante quest’anno, tuttavia, i valori fondanti della nostra Unione, la democrazia, lo stato di diritto e le libertà fondamentali sono tornati sotto attacco”.
Sassoli dunque è “preoccupato per la tendenza crescente all’autoritarismo e per i numerosi tentativi di destabilizzare la democrazia. Sono elementi che non possiamo sottovalutare. Si cerca di condizionare la nostra azione per la ripresa ed è chiara la volontà di minare la nostra indipendenza”.
All’inizio di questa settimana il governo cinese, in risposta alle sanzioni imposte dall’UE, ha imposto sanzioni a cinque membri del Parlamento europeo, alla sottocommissione per i diritti umani e al comitato politico e di sicurezza del Consiglio europeo, “semplicemente perché hanno espresso opinioni nell’esercizio del loro dovere democratico”. Il Parlamento europeo aveva ripetutamente chiesto l’introduzione di un efficace regime di sanzioni globali e ora che si è concretizzato, e, avverte “reazioni di questo tipo potrebbero essere sempre più frequenti. L’UE, avverte Sassoli – deve reagire con unità e determinazione ogni volta che le sue istituzioni e i suoi valori fondamentali sono direttamente presi di mira”.
“La democrazia – sostiene il presidente – è un sistema istituzionale e di diritto, che si fonda anche sulla fiducia dei cittadini. Come politici, il nostro ruolo è quello di fare ciò che è necessario per mantenere questa fiducia. Questo è ancora più vero in tempi di crisi”.
In un anno l’Unione ha fatto molto, riconosce Sassoli davanti al colleghi del Consiglio, ma avverte che “sarebbe irresponsabile usare le paure e la fatica dei cittadini per mascherare le nostre debolezze o le nostre inefficienze nazionali. Sarebbe irresponsabile nascondersi dietro gli altri per coprire le proprie mancanze”. Di fronte a chi pensa che il sistema europeo sia in crisi, di fronte a chi tenta di metterlo in crisi, i leader devono avere la consapevolezza che “certamente il nostro sistema e le nostre istituzioni, possono e devono essere migliorate. Ma per meritare fiducia, serve unità e trasparenza”.
“Attaccare noi stessi non ha senso. Né ha senso pensare che altri stiano facendo molto meglio, o riscrivere la storia sulla base del senno di poi. Questa – ammonisce Sassoli – è una critica infruttuosa che non ci permette di imparare dagli errori”.
L’Unione ha fatto molto sostiene il presidente del Parlamento, per la scoperta, la produzione e la distribuzione dei vaccini, con la creazione di strumenti finanziari “senza precedenti”, ma “nessuno si salva da solo: questa è la grande lezione della Pandemia e non è una affermazione retorica. La storia dell’Unione europea ci insegna che la cifra del nostro progetto è stata l’unità nei momenti di crisi. E oggi a maggior ragione dobbiamo agire in modo coerente e unitario, con lo stesso obiettivo: il tempo ci è nemico”.
In Europa ci sono focolai con varianti molto pericolose, e dunque “dobbiamo potenziare la produzione dei vaccini – dice il presidente dell’Eurocamera – e accelerarne la distribuzione e la somministrazione sia all’interno che all’esterno dell’Unione europea. Non possiamo più essere ingenui. È il momento di applicare i principi di reciprocità e proporzionalità prima di dare il via libera europeo alle esportazioni”.
“I nostri cittadini hanno fame di vaccini. Non una sola dose deve essere sprecata o spedita dove non c’è bisogno. Questo non significa rifiutare la solidarietà a quei paesi più colpiti e più bisognosi. Ma anche la solidarietà per essere efficace – sottolinea Sassoli ai capi di Stato e di governo – deve essere equa a selettiva”. Il presidente si è anche congratulato con la Commissione per la scoperta dei lotti “mancanti” ad Anagni, e si è augurato che “adesso siano utilizzati in Europa e per il programma Covax”.
Sulla politica estera Sassoli sostiene che l’Unione “deve essere preparata al dialogo e allo scambio con tutti i partner”, ma avverte che “non scenderà a compromessi sui suoi valori”, dunque circa la prossima discussione in Parlamento dell’accordo globale UE-Cina sugli investimenti avverte che l’Assemblea “sarà molto attenta, come ha sempre fatto, a garantire che i principi del libero scambio non abbiano la precedenza sui diritti umani e le libertà fondamentali”.
Circa l’attesa partecipazione del presidente USA al Consiglio Sassoli è convinto che Joe Biden “ci tenderà la mano per costruire insieme una forte relazione tra Europa e Stati Uniti” e “una rinnovata cooperazione tra l’UE e la nuova amministrazione di Washington nella difesa dei diritti umani e nella promozione della democrazia, come nella lotta alla pandemia, darà lo slancio necessario alla nostra comune leadership globale”.