Bruxelles – Il Parlamento europeo è pronto a intraprendere un’azione legale qualora la Commissione ritardasse ulteriormente l’applicazione del meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto sul bilancio.
In una risoluzione adottata giovedì, i deputati ribadiscono che il mancato rispetto dello Stato di diritto da parte degli Stati membri può compromettere l’integrità del bilancio UE e chiedono l’applicazione senza indugi del meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto sul bilancio.
Inoltre, se la Commissione europea non adempierà ai suoi obblighi ai sensi del regolamento di condizionalità, che è giuridicamente vincolante, e non attuerà tutte le misure necessarie per difendere gli interessi finanziari e i valori dell’UE, il Parlamento, spiega una nota, porterà la Commissione in tribunale, ai sensi dell’articolo 265 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Il testo è stato adottato con 529 voti favorevoli, 148 contrari e 10 astensioni.
L’applicazione del Regolamento sulla condizionalità dello Stato di diritto “non può essere subordinata all’adozione di orientamenti”, documento che è in questo momento in preparazione da parte della Commissione. I deputati precisano che qualora la Commissione ritenesse necessari tali orientamenti, questi dovrebbero essere adottati quanto prima, e comunque entro il 1º giugno 2021.
Infine, conclude la nota, i deputati ribadiscono l’importanza di applicare senza indugio il meccanismo anche per le potenziali implicazioni sull’imminente erogazione del fondo Next Generation EU.