Bruxelles – Si chiude con la promessa di “anni di collaborazione efficace e prospera tra Stati Uniti e Unione Europea” la visita di due giorni del segretario di Stato USA, Antony Blinken, a Bruxelles. Dopo aver incontrato ieri (martedì 23 marzo) il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, e aver partecipato al vertice dei ministri della Difesa dell’Alleanza, il diplomatico statunitense è stato oggi ospite della Commissione Europea, per uno scambio di vedute con la presidente Ursula von der Leyen e l’alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell.
“Grazie a questa visita concordata con il presidente Joe Biden, gli Stati Uniti hanno manifestato chiaramente la volontà di rivitalizzare non solo l’Alleanza atlantica, ma soprattutto il rapporto con i nostri partner europei”, ha esordito il segretario di Stato. “La nostra collaborazione è di primo livello e condividiamo tutti i punti in agenda“. Per l’amministrazione Biden il sostegno dell’Europa è fondamentale: “Dobbiamo essere uniti sui nostri valori fondanti, in un momento in cui la democrazia è in pericolo”, ha avvertito Blinken. Un partenariato rinvigorito tra le due sponde dell’Atlantico “è un grande segnale di forza della democrazia contro tutte le autocrazie del mondo“.
L’agenda comune che porterà Unione Europea e Stati Uniti a “collaborare in modo produttivo a partire da oggi” è stata sviscerata dalla presidente della Commissione: “La presenza di Antony Blinken qui oggi è un chiaro segnale che le ambizioni europee sono condivise anche a Washington”, a partire dalla “nostra priorità, affrontare la pandemia COVID-19 e le conseguenze socio-economiche“. La presidente von der Leyen ha messo in rilievo la necessità di una collaborazione internazionale, perché “nessun luogo del mondo sarà al sicuro, se tutti non lo saremo”. Per questo motivo “è necessario uno sforzo comune per rinforzare la catena di approvvigionamento mondiale dei vaccini“, ma bisogna anche prepararsi da subito a possibili nuove mutazioni: “Stati Uniti e Unione Europea devono investire insieme nella ricerca e nella produzione di attrezzature sanitarie”. In altre parole, “dobbiamo unire le forze contro il virus“.
Ma non c’è solo l’emergenza COVID-19 e la fornitura di vaccini sul tavolo del dialogo tra UE e Stati Uniti. “I cambiamenti climatici sono la sfida del nostro tempo“, ha ricordato von der Leyen, “ecco perché sono soddisfatta del ritorno di Washington nell’accordo di Parigi”. Avere un alleato come gli Stati Uniti al proprio fianco “è fondamentale per l’Europa, perché questo sarà un anno decisivo“, con la Conferenza sul Cambiamento Climatico in programma a Glasgow a novembre. “Bruxelles e Washington possono lavorare per ottenere grandi risultati nella lotta ai cambiamenti climatici”, ha dichiarato con forza la presidente della Commissione UE. Ricordando infine la distensione sul contenzioso Airbus-Boeing “che ha portato al risultato importante di sospendere per quattro mesi i dazi”, von der Leyen ha ribadito che “ora ci sono grandi margini per lavorare insieme oltre i nostri confini“.
Sulle questioni di politica estera comune è intervenuto l’alto rappresentante Borrell: “Oggi abbiamo aperto un nuovo capitolo nelle nostre relazioni, basato anche su questioni di sicurezza“. Borrell ha spiegato che oggi i due partner hanno preso “due decisioni importanti”. In primo luogo, è stato lanciato il dialogo UE-USA sulla Cina, “per affrontare tutte le questioni legate ai nostri rapporti con Pechino” e mantenere costante il confronto “su questioni di diritti umani, sicurezza e cambiamenti climatici che riguardano la Cina come nostro partner e competitor”.
In secondo luogo, “abbiamo concordato la cooperazione con gli Stati Uniti nelle iniziative di difesa dell’Unione Europea“, dal momento in cui “la sicurezza europea offre grandi opportunità globali”. Il confronto tra gli alleati delle due sponde dell’Atlantico si svilupperà su diversi fronti: dall’Iran (“gli Stati Uniti sono pronti a impegnarsi nuovamente”), alla Russia (“chiediamo con forza una riduzione dell’aggressività della sua politica estera”), fino all’Afghanistan (“continuiamo a rimanere impegnati insieme, anche per uscirne”) e i Balcani occidentali (“la prospettiva europea rimane prioritaria per entrambi i partner”).
La conclusione è stata lasciata all’ospite, in partenza nuovamente per Washington: “Abbiamo un’agenda molto piena, ci basterà per i prossimi anni a venire“, ha salutato Blinken i rappresentanti della Commissione Europea. “Rimarremo costantemente in stretto contatto, è vitale per arricchire il progetto comune anche grazie alle nostre diversità”.