Bruxelles – È iniziata oggi la due-giorni a Bruxelles del segretario di Stato USA, Antony Blinken. Un evento necessario all’amministrazione del presidente Joe Biden per confrontarsi con i leader dell’Unione Europea, ma soprattutto per ribadire il rinnovato impegno degli Stati Uniti nei confronti degli alleati europei e dell’agenda comune della NATO.
Il primo appuntamento di Blinken è stato l’incontro con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, prima del vertice dei ministri della Difesa dell’Alleanza (in programma oggi e domani). “Sono venuto qui per rivitalizzare la partecipazione degli Stati Uniti alla NATO, pietra angolare per la pace, la prosperità e la stabilità della comunità transatlantica per oltre 70 anni”, ha esordito Blinken nel corso del confronto moderato da Rosa Balfour, direttrice del think tank Carnagie Europe. “La nostra alleanza con l’Europa prevede un’agenda incredibilmente importante per i mesi a venire“, ha aggiunto il segretario di Stato USA.
Il punto focale della nuova amministrazione statunitense è “dimostrare che le democrazie sono la risposta a ogni sfida“, come è successo proprio a Washington: “Anche noi abbiamo conosciuto sfide epocali negli ultimi anni e negli ultimi mesi”, ha affermato Blinken, lasciando tra le righe le tensioni con l’ex-presidente, Donald Trump, e i fatti di Capitol Hill del gennaio scorso. “Il processo di confronto interno ed esterno può essere stato spiacevole, ma non nascosto, e questo ci ha permesso di essere ora più forti nel ribadire la nostra volontà di impegno con gli alleati europei”.
Parlando di scenari internazionali, Blinken e Stoltenberg hanno confermato la posizione “risolutamente decisa contro l’aggressività della Russia e l’ascesa della Cina“, due questioni che creano problemi di sicurezza internazionale. “Noi ci definiamo rispetto ai valori che difendiamo e che sono messi in chiaro nel documento NATO 2030“, ha dichiarato Stoltenberg. Gli ha fatto eco Blinken: “Lavoreremo con la Russia quando promuoverà i nostri stessi interessi“, ma d’altra parte “ci schiereremo contro ogni azione che tenta di minare la nostra Alleanza”. A questo proposito, nel corso di un punto con la stampa nella mattinata, lo stesso Blinken ha ricordato che “il presidente Biden è stato molto chiaro nel dire che crede che il gasdotto Nord Stream 2 sia una pessima idea per l’Europa e per gli Stati Uniti“, dal momento in cui il progetto “è in contraddizione con gli obiettivi di sicurezza energetica dell’Unione” e potrebbe “minare gli interessi di Ucraina, Polonia e di altri alleati”.
Per quanto riguarda la Turchia, alleato importante su cui si è concentrata parte dell’ultima riunione dei ministri della Difesa della NATO (17-18 febbraio), il segretario di Stato USA non ha nascosto che “ci sono differenze di vedute, comprese alcune azioni intraprese nel Mediterraneo orientale”. Tuttavia, è altrettanto vero che “non è un segreto che la Turchia sia un alleato di lunga data e stimato“, con un “forte interesse a rimanere ancorato alla NATO”. Questo perché l’Alleanza “ha recentemente dimostrato la sua efficacia per la riduzione dell’escalation nel Mediterraneo orientale”.
E infine la questione dell’Afghanistan, altro tema caldo sul tavolo della NATO. “Sono qui anche per assicurarmi di lavorare in pieno coordinamento con i nostri alleati e partner”, dal momento in cui “più della metà delle forze in Afghanistan non sono statunitensi”. Il segretario di Stato Blinken ha sottolineato che “abbiamo preso un impegno insieme e, quando sarà il momento giusto, insieme ne usciremo“. Se “il motivo per cui eravamo in Afghanistan era assicurarsi che il Paese non diventasse un paradiso per il terrorismo”, nel disimpegno della NATO sarà fondamentale “essere sicuri di portare a termine quella missione”.
L’intervento di Blinken è stato accolto con soddisfazione dal segretario generale della NATO, che ha parlato di “occasione unica per rinforzare le relazioni tra Nord America ed Europa“. Stoltenberg ha ricordato i tanti impegni a cui sono chiamati a dare una risposta gli alleati, “dalle minacce informatiche, alle questioni di sicurezza portate dai cambiamenti climatici, fino alle sfide sul fronte russo e cinese”. Il punto di partenza è “usare la NATO come piattaforma comune per difenderci vicendevolmente“, motivo per cui è stato elaborato il documento NATO 2030: “Dimostriamo che non sono solo parole”.
Il segretario generale ha poi sottolineato la necessità di “rinforzare i partenariati esterni per proteggere l’ordine internazionale”, aggiornando la strategia della NATO: “Questa Alleanza è qualcosa di unico al mondo, perché nonostante le differenze tra partiti al governo o sistemi politici c’è un comune interesse nella difesa della democrazia”, ha concluso con forza. “Se saremo in grado di far evolvere la nostra risposta alle nuove sfide globali, riusciremo anche in futuro a superare ogni tipo di differenza tra alleati”.