Bruxelles – Accordo politico tra i ministri europei per estendere fino al 31 luglio le possibilità di pesca provvisorie per il 2021 previste nell’accordo commerciale con il Regno Unito. Dopo lunghi negoziati, il Consiglio Agricoltura e Pesca ha dato questa mattina (23 marzo) luce verde al piano di emergenza proposto dalla Commissione per estendere i contingenti di pesca provvisori stabiliti a dicembre e in scadenza a marzo fino alla fine di luglio 2021 per gli stock ittici condivisi con il Regno Unito. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere un accordo con Londra entro la fine di marzo.
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Nel quadro dell’accordo commerciale con Londra, i ministri dell’UE hanno stabilito quote provvisorie per i primi tre mesi dell’anno, da gennaio a fine marzo, per garantire la continuità delle attività anche dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE e rimandando la definizione delle quote definitive per il 2021. I negoziati sono ancora in corso, ma per il timore di non riuscire a finalizzare l’accordo in tempo per la fine di marzo, la Commissione – in capo ai negoziati per conto dell’UE – ha chiesto ai ministri europei un accordo politico per estendere le quote già fissate fino a luglio e avere più tempo per negoziare.
“Questo accordo ci dà il tempo di concludere i negoziati in corso con il Regno Unito e garantisce che i nostri pescatori e le nostre donne possano continuare le loro operazioni dopo la scadenza degli attuali TAC provvisori, la prossima settimana, il 31 marzo”, ha spiegato in conferenza stampa il commissario per l’Ambiente Virginius Sinkevičius. Ha aggiunto però che spera che questo accordo abbia una durata di conservazione molto breve e “che possiamo presto sostituirlo con TAC definitivi” per il 2021. Ha inoltre precisato che l’accordo raggiunto ha tenuto conto soprattutto dei pareri scientifici.
“La fissazione del totale ammissibile di catture fino al 31 luglio esprime un piano di emergenza, ma non ci devia dall’obiettivo di raggiungere un accordo definitivo con il Regno Unito, per garantire che le flotte degli Stati membri continuino a pescare in modo sicuro e prevedibile”, ha aggiunto anche Ricardo Serrao Santos, ministro per il Mare del Portogallo (alla presidenza di turno dell’UE). Riconosce la grande flessibilità da parte di Commissione e Stati membri che hanno portato all’accordo, utilizzando come testo di compromesso di base la proposta della Commissione Europea.
I ministri si sono incontrati ieri (22 marzo) per discutere le possibilità di pesca per gli stock condivisi con il Regno Unito per il 2021 e per gli stock di acque profonde per il 2021 e 2022, per gli stock condivisi con il Regno Unito. Oggi i colloqui tra i ministri proseguono oggi (23 marzo) sui negoziati sulla riforma della Politica agricola comune (PAC).