Bruxelles – L’Unione Europea finanzierà con 2 milioni di dollari (1,65 milioni di euro) la start-up israeliana H2Pro, inventrice di una nuova tecnologia innovativa per estrarre idrogeno e ossigeno dall’acqua senza emettere carbonio. Il finanziamento di Bruxelles arriva da un fondo speciale chiamato BEV-E, creato per sostenere innovazioni nel campo della tecnologia pulita attraverso la Banca europea degli Investimenti (BEI), e non il programma di ricerca Horizon 2020.
La tecnologia innovativa di estrazione si chiama E-TAC (Electrochemical, Thermally Activated Chemical) ed è attualmente in fase di sviluppo, la start up si aspetta di poter presentare il nuovo elettrolizzatore al più tardi a inizio 2023, dopo aver raccolto 22 milioni di dollari di investimenti. Se Bruxelles ha investito 2 milioni di dollari tramite BEV-E, il fondo gemello negli Stati Uniti, BEV, ne ha investiti 4,5 milioni. Il processo è efficiente al 98,7 per cento secondo i risultati dello studio pubblicato sulla rivista Nature Energy.
“L’idrogeno è una parte importante di qualsiasi piano per raggiungere la neutralità climatica. È già ampiamente utilizzato ed è destinato a svolgere un ruolo ancora più importante in futuro in quanto può sostituire i combustibili fossili in molte applicazioni, ma a differenza dei combustibili fossili, non produce CO2″, ha spiegato Talmon Marco, amministratore delegato di H2Pro. “Sfortunatamente, oggi l’idrogeno viene prodotto da combustibili fossili, contribuendo a grandi quantità di emissioni di CO2″. Bruxelles ha pubblicato a luglio una strategia per sostenere lo sviluppo di un mercato dell’idrogeno pulito in Europa, prodotto da fonti rinnovabili, attraverso tappe definite fino ad arrivare al 2050.