Bruxelles – Bruxelles era ottimista di poter trovare un accordo con Londra sulle opportunità di pesca per il 2021 entro la fine di marzo, ma sembra che non sarà così. I ministri europei della pesca dovrebbero adottare un piano di emergenza proposto dalla Commissione alla prossima riunione di lunedì 22 marzo, per estendere i contingenti di pesca provvisori stabiliti a dicembre fino alla fine di luglio 2021 per gli stock ittici condivisi con il Regno Unito. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere un accordo con Londra entro la fine del mese.
Fonti della presidenza portoghese che stanno preparando i lavori del Consiglio Agricoltura e Pesca (22 e 23 marzo) ritengono che sia abbastanza probabile che si arrivi a fine mese senza un accordo con Londra e “servirà trovare una soluzione per proseguire con le attività dei pescatori a partire dal primo aprile”. L’accordo commerciale e di cooperazione UE-Regno Unito concluso agli sgoccioli del 2020 dà modo alle due parti di fissare il volume dei totali ammissibili di cattura di pesce (TAC) e le quote per gli stock condivisi per il 2021 (e per il 2022 per gli stock di acque profonde). A dicembre con il periodo transitorio post-Brexit in scadenza erano state intanto stabilite le quote pesca (TAC, totali ammissibili di catture) provvisorie per i primi tre mesi dell’anno, per cercare di eliminare le incertezze giuridiche sulla prosecuzione delle attività di pesca.
La Commissione europea – responsabile per i negoziati per l’Ue – sta proseguendo le consultazioni con il Regno Unito per concludere l’accordo entro la fine della prossima settimana, ma visto che non sarà in grado di concludere i colloqui prima del Consiglio Agricoltura, i ministri dovranno trovare un accordo politico su questo piano di emergenza in via preventiva.