Bruxelles – Nello sforzo dell’Unione Europea per contrastare l’utilizzo di Internet da parte dei terroristi per radicalizzare, reclutare e incitare alla violenza, il Consiglio dell’UE ha adottato oggi un regolamento sulla lotta contro la diffusione di contenuti illegali online. L’obiettivo è quello di riuscire a rimuovere i contenuti terroristici nel più breve tempo possibile attraverso uno strumento comune a tutti gli Stati membri.
Secondo il regolamento adottato dal Consiglio, la cooperazione con le piattaforme digitali proseguirà. Ma alle autorità competenti di ciascuno Stato membro sarà data la possibilità di emettere ordini di rimozione di contenuti terroristici, imponendo ai prestatori di servizi online di eliminarli o di disabilitare l’accesso degli account responsabili in tutti gli Stati membri entro un’ora dall’ordine.
In aggiunta, le piattaforme digitali esposte a questo tipo di contenuti dovranno adottare misure specifiche per contrastare l’uso improprio dei loro servizi e proteggere gli utenti. La normativa prevede una definizione chiara e uniforme dei contenuti terroristici, per garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali, e la possibilità di ricorso sia per gli utenti che hanno subito la rimozione, sia ai prestatori di servizi online.
“La radicalizzazione e l’incitamento alla violenza attraverso i social network e le piattaforme video, così come la trasmissione in diretta degli attacchi, stanno diventando fattori sempre più frequenti nei recenti attentati terroristici”, ha dichiarato Eduardo Cabrita, ministro portoghese dell’Interno e presidente di turno del Consiglio dell’UE. “Uniti, inviamo un segnale forte alle imprese di Internet: è giunto il momento di un’azione più rapida ed efficiente“.
Il 10 dicembre dello scorso anno la presidenza del Consiglio e il Parlamento Europeo avevano raggiunto un accordo provvisorio sull’applicazione delle norme alle piattaforme digitali che offrono servizi sul suolo comunitario (a prescindere dal fatto che la loro sede principale sia o meno in uno Stato membro). Dopo il voto di oggi, con cui il Consiglio ha adottato la sua posizione in prima lettura, seguirà la decisione del Parlamento UE in seconda lettura, prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.