Bruxelles – Usare anche i soldi a prestito per ridare pieno slancio alle economie nazionali e, di conseguenza, a quella europea nel suo complesso. Il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, ricorda ai governi che il meccanismo per la sua ripresa, con il suo recovery fund, non prevede solo garanzie ma pure risorse concesse a credito che sono lì per chi ne ha bisogno. “Finora solo uno dei potenziali stati beneficiari ha espresso l’intenzione di non fevi uso”, dice al termine della riunione dell’Eurogruppo. “Stiamo incoraggiando gli altri a utilizzarli”.
Il meccanismo per la ripresa, Next Generation EU, vale 750 miliardi di euro. Il grosso di queste risorse si trova nel recovery fund, 672,5 miliardi di euro divisi tra soldi a fondo perduto (312,5 miliardi) e soldi concessi a credito (360 miliardi). Questa seconda componente dello speciale strumento finanziario anti-pandemia a oggi risulta ignorata, e Gentiloni invita a prenderla in considerazione. “Capiamo la cautela dovuta al fatto che queste risorse aumentano il debito e innescano delle condizionalità, ma incoraggiamo i Paesi farne uso perché riteniamo che in questo modo l’impatto del fondo per la ripresa sarà maggiore, anche se impegnativo”.