Bruxelles – Luce verde dal Consiglio dell’Ue alla strategia per l’uso di sostanze chimiche, presentata dalla Commissione europea a ottobre, che si propone di vietare le sostanze chimiche più dannose nei prodotti di consumo più comuni. Rimuovere dunque gradualmente da cosmetici, giocattoli, detergenti, articoli per l’infanzia, mobili, tessuti o materiali che entrano in contatto con gli alimenti, alcune sostanze che includono tra gli atri interferenti endocrini (che sono pericolosi per il sistema ormonale), sostanze chimiche che influenzano il sistema immunitario e respiratorio e sostanze persistenti come quelle perfluoroalchiliche (le PFAS), una famiglia di composti chimici usati prevalentemente dall’industria.
Primo passo verso l’ambizione di “inquinamento atmosferico zero”, nel quadro del Green Deal europeo, la strategia punta a creare un ambiente quanto più possibile privo di sostanze tossiche. Nelle loro conclusioni, gli Stati membri insistono molto su un approccio che sia sostenibile e sicuro fin dalle fasi di progettazione dei prodotti, tenendo conto della tossicità delle sostanze chimiche in tutte le fasi della loro esistenza: dalla produzione all’uso, al riciclaggio e allo smaltimento. Lo scopo è impedire che sostanze chimiche pericolose entrino nei prodotti già in fase di progettazione.
Di recente, l’Esecutivo comunitario ha aperto un bando per formare una Tavola rotonda di alto livello con i rappresentanti della società civile, della scienza, dell’industria per costruire un gruppo di lavoro di 32 membri, per fornire consulenza alla Commissione per l’attuazione degli obiettivi della strategia sulla sostenibilità delle sostanze chimiche.