Roma – L’Agenzia italiana per il farmaco (AIFA) ha deciso di estendere “in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema (che ha annunciato una riunione sulla questione per giovedì 18), il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 “su tutto il territorio nazionale”. AIFA spiega in una nota che la decisione “è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso”.
L’AIFA, ribadendo che “ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso”, annuncia che “in coordinamento con (l’Agenzia europea, ndr) Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione“. L’Agenzia, continua la nota “renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”.
L’Italia si aggiunge così al gruppetto di Paesi che hanno già fermato questo vaccino, tra i quali la Germania, la Francia, l’Austria, l’Estonia, l’Irlanda, la Lituania, la Lettonia , il Lussemburgo e la Norvegia.
“Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su AstraZeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione”. Lo spiega il ministro della Salute, Roberto Speranza, in una nota.
EMA ha diffuso una nota nel pomeriggio di oggi (15 marzo) per ricordare che già sta indagando su una serie di eventi di coaguli di sangue in persone che avevano ricevuto il vaccino e ribadisce che “eventi che coinvolgono coaguli di sangue, alcuni con caratteristiche insolite come un basso numero di piastrine, si sono verificati in un numero molto limitato di persone che hanno ricevuto il vaccino”. Molte migliaia di persone sviluppano coaguli di sangue ogni anno nell’UE per diversi motivi e secondo i risultati valutati fino a qui l’Agenzia europea afferma che “il numero di eventi tromboembolici complessivi nelle persone vaccinate non sembra essere superiore a quello osservato nella popolazione generale”.
Nei prossimi giorni verrà condotta “un’analisi rigorosa di tutti i dati relativi agli eventi tromboembolici. Gli esperti stanno esaminando in dettaglio tutti i dati disponibili e le circostanze cliniche che circondano casi specifici per determinare se il vaccino potrebbe aver contribuito o se è probabile che l’evento sia stato dovuto ad altre cause. Il comitato per la sicurezza dell’EMA (PRAC) – annuncia la nota – esaminerà ulteriormente le informazioni domani (martedì) e ha convocato una riunione straordinaria giovedì 18 marzo per concludere le informazioni raccolte e qualsiasi ulteriore azione che potrebbe essere necessaria”.
EMA rimane comunque al momento dell’opinione che “i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione del COVID-19, con il rischio associato di ospedalizzazione e morte, superano i rischi di effetti collaterali”.
Però, l’Agenzia suggerisce anche a “chiunque abbia ricevuto il vaccino e abbia dubbi” di “contattare un operatore sanitario appropriato”.
La situazione richiede cautela. Di questo è convinto anche il commissario per gli Affari economici, Paolo Gentiloni. “Per i vaccini serve rapidità, non solo per la ripresa dell’economia ma soprattutto per la salute di tutti”, dice al termine della riunione dell’Eurogruppo. “Le misure precauzionali vanno bene, ora attendiamo l’Agenzia europea del farmaco per fare chiarezza”.
Dello stesso avviso il presidente dell’Eurogruppo, l’irlandese Paschal Donohoe. “Ritengo che sia stata presa la giusta decisione in Irlanda”, sostiene a proposito dello stop dell’isola alle fiale di AstraZeneca. “Comprendo assolutamente la reazioni di molti cittadini irlandesi di fronte a questo vaccino. Auspico si tratti solo di una sospensione temporanea, e che la vaccinazione possa riprendere nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.