Dopo un secolo, riappaiono in Germania i simboli dei Freikorps, le formazioni paramilitari che sostenevano la rivoluzione conservatrice nei primi anni della Repubblica di Weimar, in cui combatterono diversi esponenti del nazionalsocialismo. L’Asgaard German Security Group, compagnia per la sicurezza privata che offre servizi di protezione nelle aree di crisi, ha infatti il drakkar, la nave dei vichinghi, come emblema, in un contorno di caratteri runici. Uno stemma che ricorda quello della Marine-Brigade Erhardt, il corpo franco comandato dal capitano di corvetta Hermann Herardt (1881-1971), attivo dal 1919 fino all’inquadramento nella Reichswehr, le allora forze armate della Germania, nel 1920. Con sede ad Hamm in Nordreno-Vestfalia, l’Asgaard è una tipica compagnia di contractors, all’apparenza. Non fosse per il drakkar, le rune e il richiamo nel nome alla sede degli Asi, gli dei della mitologia norrena che il nazismo inserì tra le proprie fondamenta ideologiche e culturali. Elementi di quel passato che in Germania non vuole passare. Nella penombra di questo quadro, l’Asgaard si pone al centro delle trame nere che scorrono nel paese, sotterranee finché non emergono con gli scandali nella Bundeswehr e nelle forze di polizia, dove periodicamente vengono scoperti estremisti di destra. La compagnia è, infatti, sospettata di reclutare i propri operatori tra i neonazisti in uniforme.
I contatti tra l’Asgaard e la destra radicale in armi sono emersi a settembre del 2020, quando un militare è stato arrestato con l’accusa di pianificare un attentato in preparazione del “Giorno X”, che nel gergo dell’estrema tedesca indica il colpo di Stato per rovesciare l’ordinamento liberaldemocratico. Sospettato di vicinanza con la destra radicale, l’arrestato prestava servizio presso la caserma Tollense di Neubrandenburg, sede della 41ma brigata Panzergrenadiere ossia la fanteria meccanizzata della Bundeswehr, in Meclemburgo-Pomerania anteriore. Nel luglio precedente, il militare aveva partecipato a un incontro organizzato dall’Asgaard presso la propria sede centrale, come rivelato da un’inchiesta condotta dal settimanale Der Spiegel e da Kontraste, trasmissione dell’emittente radiotelevisiva Ard. All’evento hanno preso parte militari e agenti di polizia, in servizio e in congedo, che non farebbero mistero della loro militanza nella destra radicale. Pare, dunque, dipanarsi un filo nero su cui si allineano operatori per la sicurezza privata, militari e agenti di polizia tra Ovest ed Est, dal Nordreno-Vestfalia al Meclemburgo-Pomerania anteriore.
In questo Land, nel 2017, è stato scoperto il gruppo di estrema destra Nordkreuz, sospettato di preparare un colpo di Stato in Germania. In particolare, membri del Nordkreuz avrebbero redatto liste degli oppositori politici da eliminare e avrebbero ordinato 200 sacchi per cadaveri, oltre a diversi chili di calce viva con cui coprirli. Secondo l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV), l’agenzia di intelligence interna della Germania, diversi esponenti del Nordkreuz provengono dalla Bundeswehr e dalla polizia, in particolare dal Comando per le operazioni speciali (SEK) dell’Ufficio di polizia criminale del Meclemburgo-Pomerania anteriore. L’infiltrazione dei neonazisti nei commissariati di polizia della Germania ha gettato scandalo anche in Assia dove, a settembre del 2020, un agente di Francoforte sul Meno è stato indagato per violazione di segreto d’ufficio e corruzione. In particolare, l’uomo è stato accusato di aver sottratto in maniera illecita dati personali dai computer della polizia e di aver lavorato senza autorizzazione per una non meglio precisata compagnia di sicurezza privata del Nordreno-Vestfalia, il Land dove ha sede l’Asgaard. Qui, era impiegato un agente di polizia sospettato di simpatizzare per il Gruppo S, cellula di terroristi di estrema destra tedeschi arrestati a febbraio del 2020.
A rafforzare l’ipotesi di un legame con l’Asgaard ci sono foto che ritraggono l’agente dell’Assia in armi e con la tenuta operativa dell’Asgaard a Baghdad. Il funzionario sarebbe stato impiegato dalla società di Hamm mentre era in servizio a Francoforte, passando con disinvoltura dall’asfalto della metropoli tedesca alle sabbie della Mesopotamia. È, infatti, nella capitale dell’Iraq che l’Asgaard fornisce i propri servizi di protezione. Secondo gli inquirenti, l’agente avrebbe acquisito le informazioni a fini di arricchimento personale presso la compagnia di sicurezza. Il sospettato è stato sospeso dal servizio e nei suoi confronti è stato avviato un procedimento disciplinare.
Reclutamento tra ex militari che fanno mostra orgoglio nazionale: niente di insolito per una compagnia di sicurezza privata. Tuttavia, nel filmato entrato in possesso diDer SpiegeleKontraste ,si osserva come nella sede della compagnia a Baghdad si trovassero bandiere di guerra dell’impero tedesco, aquile del Reich, scritte in caratteri gotici e motti della Wehrmacht, le forze armate della Germania nazionalsocialista. Come rivelato a Kontraste da Bilaal Zaher, già dipendente dell’Asgaard, la sede di Baghad sarebbe stata soprannominata Wolfsschanze, ossia “tana del lupo”, come il quartier generale di Adolf Hitler a Rastenburg, nell’allora Prussia orientale. Inoltre, secondo Zaher, Gaßmann avrebbe fatto più volte riferimento al “Giorno X”.
Attualmente, l’Asgaard avrebbe trasferito la propria sede nella capitale dell’Iraq in un altro edificio, privo dei simboli dell’estrema destra tedesca. Il trasloco non è stato sufficiente a mettere a tacere i sospetti sull’Asgaard come gruppo paramilitare di estrema destra. Alcune fotografie scattate durante un evento nella sede dell’azienda ad Hamm ritraggono, infatti, Gaßmann in posa con il busto di un militare della Wehrmacht. L’ex parà sorride e indica la svastica al centro di una Croce di ferro, che si trova alla base della scultura. Inoltre, sui social media, il direttore dell’Asgaard non ha fatto mistero delle proprie simpatie di estrema destra. Per esempio, su Facebook, Gaßmann ha citato come “figura ispiratrice” il generale della Luftwaffe Kurt Student (1890-1978), fondatore dei paracadutisti della Wehrmacht e loro comandante in capo durante la seconda guerra mondiale. Nel corso del conflitto, Student si rese responsabile di crimini di guerra, come i massacri di Kondomari e Kandanos a Creta nel 1941. Due anni dopo, lo stesso Student pianificò la liberazione di Benito Mussolini dalla prigionia a Campo Imperatore. Interpellato da Der Spiegel in merito alla sua ammirazione per Student, il direttore dell’Asgaard ha risposto che, “in quanto ex paracadutista”, considera il generale “un modello”. Gaßmann ha poi respinto i sospetti e le accuse di estremismo di destra contro la compagnia che dirige e la sua stessa persona, sottolineando che nessun dipendente simpatizza per “la tirannide nazionalsocialista”.
Tuttavia, i social network tornano a mettere in dubbio queste affermazioni. Nel 2015, su Facebook, Gaßmann ha scritto che “l’Islam è e rimarrà il problema”. Inoltre, in una discussione sulla stesa piattaforma dedicata alle canzoni della Wehrmacht vietate in Germania, il direttore dell’Asgaard ha indirettamente pubblicizzato la società, proponendo reclutamento. A un utente che lamentava la messa al bando dei canti, Gaßmann ha replicato che avrebbe potuto “continuare a cantare a Baghdad, nessun problema”. Sempre su Facebook, un contatto di Gaßmann, già dipendente dell’Asgaard, ha pubblicato simboli del suprematismo bianco e mappe della Germania nei confini del Terzo Reich. “Sono tedesco, se scrivessi quello che penso sarei in prigione domani”, ha poi scritto l’utente, lamentandosi che la “razza bianca pura” rappresenti soltanto una minima percentuale della popolazione mondiale. Per Der Spiegel e Kontraste, affermazioni come questa sarebbero all’ordine nell’Asgaard, tra navi vichinghe, divinità norrene, rune, caratteri gotici, bandiere del Reich, culto della Wehrmacht. E armi automatiche.
Questo approfondimento fa parte della collaborazione di Eunews con Derrick, newsletter settimanale che indaga la Germania in vista delle elezioni del Bundestag di settembre 2021.