Bruxelles – Turismo dimezzato in Europa nel 2020. Causa pandemia, confinamenti e restrizioni su voli e spostamenti, il numero di notti trascorse fuori case in strutture ricettive è calato del 52% rispetto al 2019. I dati Eurostat di ultima pubblicazione confermano la crisi del settore già certificata in questi mesi, con l’Italia che soffre meno di altri ma che vede comunque una frenata importante.
Tra turisti nazionali e stranieri il numero di notti trascorse nel 2020 rispetto all’anno precedente è diminuito in tutti gli Stati membri dell’UE. Cipro, Grecia e Malta sono stati i paesi più colpiti con cali superiori al 70%. In Italia il calo si attesta attorno al 50%, e pesa sul turismo tricolore soprattutto l’assenza di non italiani. Un dato coerente con la media europea. Nel 2020 rispetto al 2019, le notti trascorse dai non residenti nel Paese (visitatori stranieri) sono diminuite del 68%, mentre le notti trascorse dai residenti (visitatori nazionali) sono diminuite del 38%.
“I dati Eurostat dimostrano che la pandemia ha colpito di più i Paesi mediterranei. Le conseguenze del COVID rischiano dunque di aumentare il divario economico e sociale fra Nord e Sud Europa. Ecco perché la Commissione europea deve fornire con urgenza un supporto immediato alle imprese del settore tramite un sostegno finanziario diretto a fondo perduto. Altrimenti la maggior parte delle piccole imprese saranno spazzate via con conseguenze inimmaginabili per interi territori”, commenta in una nota Mario Furore, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.