Roma – Enrico Letta scioglie la riserva e si candida alla guida del Partito democratico. La decisione di accettare è stata diffusa oggi dallo stesso ex premier con un breve video diffuso su Twitter.
#iocisonoPD pic.twitter.com/IBWyXcaw5h
— Enrico Letta (@EnricoLetta) March 12, 2021
“Lo faccio per amore della politica e passione per i valori democratici”, la spiegazione per una scelta difficile e in parte sofferta, alla quale si è convinto dopo il pressing di ampie aree del partito che domenica lo eleggerà alla carica di segretario.
Nel video Letta lanciato anche un messaggio preciso a tutta la comunità che negli ultimi 14 anni ha avuto ben 14 segretari. “Credo nel valore e nella forza della parola, invito tutti a votare sulla base delle mie parole. Non cerco l’unanimità ma la verità nei rapporti fra di noi per uscire da questa crisi”.
Domenica dunque l’assemblea nazionale che voterà il nuovo segretario dopo le dimissioni irrevocabili di Nicola Zingaretti. Letta ha ringraziato il leader dimissionario “con cui c’è una grande sintonia” e che dopo l’annuncio è stato tra i primi a commentare positivamente: “Credo sia la persona giusta. Se guiderà questo rinnovamento abbiamo raggiunto un grande obiettivo”. Scorrendo i giudizi, tutti positivi, dei vertici, il Pd sembra sollevato da una situazione che si era fatta complicata, proprio alla partenza del nuovo governo di Mario Draghi.
Secondo gli ultimi posizionamenti delle diverse correnti dei Dem non ci saranno sorprese e nessuna di queste, dalla sinistra di Andrea Orlando, fino a Base riformista di Lorenzo Guerini che raduna gli ex renziani, negherà il suo appoggio in assemblea nazionale. Sull’incognita del congresso anticipato, a cui alcuni esponenti non avrebbero rinunciato, Enrico Letta dirà nel suo intervento, anche se aveva già fatto sapere che arrivare fino alla scadenza naturale del 2023 era una delle condizioni necessarie per sciogliere la riserva.