Bruxelles – Un incendio scoppiato nella notte di mercoledì 10 marzo (poco dopo la mezzanotte) nell’azienda OVHcloud di Strasburgo ha interrotto il funzionamento di circa 3,6 milioni di siti web ed eliminato una parte dello spazio web con dominio .fr, mettendo fuori uso portali di agenzie governative, banche, negozi e siti di informazioni francesi.
Lo ha reso noto la stessa azienda che si occupa di distribuzione di servizi cloud a terze parti (server, risorse di archiviazione, database, rete e software tramite Internet) su Twitter, spiegando che uno dei quattro centri di elaborazione dati è andato completamente distrutto, mentre un secondo è stato parzialmente danneggiato.
Il più grande fornitore di servizi cloud in Europa non ha fornito spiegazioni sulla causa dell’incendio, ma ha avvisato i clienti – tra cui compaiono anche il governo francese e il Centre Pompidou – di attivare i loro piani di ripristino di emergenza.
Fondata dall’imprenditore francese Octave Klaba nel 1999, OVHcloud compete con i giganti statunitensi Amazon Web Services, Azure di Microsoft Corp e Google Cloud di Alphabet Inc, grazie ai suoi 17 centri di elaborazione dati in Francia e ai 32 a livello globale. Lunedì 8 marzo l’azienda aveva dichiarato di aver avviato il processo per una potenziale offerta pubblica iniziale (un’offerta al pubblico dei titoli di una società che intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato), senza fornire ulteriori dettagli a riguardo.
Statement on the incident at our Strasbourg site https://t.co/0L3GOK5Jx5 pic.twitter.com/IMM2bqGFcL
— OVHcloud (@OVHcloud) March 10, 2021