Bruxelles – Valutare se la direttiva europea sulle acque di balneazione del 2006 abbia contribuito in maniera efficace a proteggere la salute pubblica e migliorare la qualità delle acque, o se sia necessaria una revisione. Questo l’obiettivo della roadmap pubblicata dalla Commissione Ue il 4 marzo e aperta ai commenti fino al primo aprile.
L’adozione di una eventuale direttiva aggiornata è prevista dalla Commissione nel primo trimestre del 2023. L’ultima relazione annuale dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) sull’attuazione della direttiva ha dimostrato che questa legislazione è generalmente ben applicata e che la qualità delle acque di balneazione rimane elevata nell’UE. Per l’Ue c’è ancora discreto margine di manovra per migliorare la direttiva, tra cui la Commissione menziona ad esempio il livello di protezione della salute, tenendo conto delle più nuove conoscenze sugli inquinanti che danno origine a nuove preoccupazioni, come le microplastiche e prodotti farmaceutici, o seguendo anche le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sui virus.