Bruxelles – I partner ambiti per i deputati che restano nel Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo dopo l’uscita dei quattro che sono passati con i Verdi, sono i Socialsti&Democratici. Lo chiariscono, ancora una volta Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento, e Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare pentastellato e vicepresidente del Parlamento europeo in una nota congiunta. Nella giornata di oggi però Marco Zullo, uno dei dieci, ha annunciato di essere passato al gruppo liberale di Renew Europe, lasciano solo nove deputati nella delegazione.
Benvenuto in @RenewEurope a @MarcoZullo che ha deciso di partecipare alla nostra Carta dei Valori e al nostro progetto europeo! La bella esperienza politica di #Renew🇪🇺continua a crescere al Parlamento europeo. Importante ora promuoverla in Italia 🇮🇹!
— Sandro Gozi (@sandrogozi) March 10, 2021
“Il Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo ha fatto una chiara e forte scelta di campo testimoniata dalle nostre battaglie per un’Europa più verde, solidale ed equa. Su questi temi registriamo una convergenza positiva al Parlamento europeo con il gruppo dei Socialisti e Democratici, testimoniata da una crescente e robusta affinità nelle scelte di voto“, esordisce la nota, che conferma affermazioni fatte da Beghin e Castaldo nei giorni scorsi.
Nelle ultime ore nei corridoi di Bruxelles è però circolata la voce di un avvicinamento dei M5S al liberali di Renew Europe. “Il campo e il faro della nostra azione politica è quello dell’esperienza del Governo Conte 2, che con grande responsabilità ha tenuto il Paese unito durante la crisi economica e sanitaria più grave dal dopoguerra ad oggi”, replicano però i due dirigenti pentastellati. E rafforzano la posizione affermando che “nel perseguire questa prospettiva rispetteremo, dunque, le modalità e le tempistiche per il rafforzamento di questo asse per il futuro dell’Europa che verranno concordate con i colleghi del Partito Democratico”.
Per “educazione” però non chiudono ad altri, come i liberali, con i quali di fatto potrebbero ritrovarsi ad essere spesso alleati se i parlamenti M5S dovessero entrare nel gruppo S&D: “Se dovessero arrivare proposte ufficiali da altri gruppi politici, coerenti con la nostra impostazione europeista, ne prenderemo atto – scrivono Castaldo e Beghin – e, come correttezza dei rapporti ed educazione vuole, ci confronteremo con loro così come ci siamo sempre confrontati con tutti al Parlamento europeo, ma sempre partendo dal presupposto che abbiamo già pubblicamente espresso la direzione prioritaria che desideriamo intraprendere”.