Bruxelles – Una valutazione d’impatto della strategia sulla Biodiversità per il 2030 sull’agricoltura e sulla sicurezza alimentare dell’UE. È una delle richieste dei deputati della commissione per l’Agricoltura dell’Europarlamento contenuta nel progetto di parere sulla strategia adottato giovedì 4 marzo, in cui sottolineano che gran parte della sopravvivenza della biodiversità in Europa dipende dalla gestione attiva dei terreni agricoli.
Il parere è stato adottato con 35 voti favorevoli, 8 contrari e 5 astensioni e ora sarà trasmesso alla commissione per l’Ambiente e la Salute pubblica, responsabile per il dossier, che dovrebbe votare la sua proposta di risoluzione il 22 aprile. I deputati chiedono nuovamente una valutazione delle misure previste dalla strategia, in particolare degli impatti individuali e cumulativi “sulla sostenibilità sociale ed economica dell’agricoltura nell’UE, sulla sicurezza alimentare e sui potenziali rischi di esportazione di perdite di diversità all’estero dovute alla sostituzione della produzione agricola locale con le importazioni”.
Tutti gli accordi commerciali dell’UE con Paesi terzi “dovrebbero promuovere la biodiversità e le importazioni dovrebbero essere conformi agli standard di sostenibilità dell’UE”. Insistono anche per fermare le importazioni di prodotti agricoli derivanti dalla deforestazione. “L’agricoltura ha un ruolo importante da svolgere nel preservare e promuovere la biodiversità e accolgo con favore l’ambizione della strategia, che incoraggia l’azione a tutti i livelli”, ricorda la relatrice per il parere, la socialista portoghese, Isabel Carvalhais (S&D), secondo la quale “gli agricoltori devono essere inclusi e ascoltati nell’attuazione delle misure e la dimensione sociale deve essere parte della soluzione”.
Per gli eurodeputati la Politica agricola comune (PAC) svolge un ruolo chiave nella protezione della biodiversità dei terreni agricoli e quindi spingono perché i settori agricolo e forestale “siano inclusi nel dibattito sulla conservazione della biodiversità” e insistono perché gli Stati diano incentivi agli agricoltori per la protezione della biodiversità. Focus anche sulla tutela degli impollinatori. Per i deputati il sostegno che gli agricoltori europei avranno nel quadro della nuova PAC – su cui sono in corso i negoziati a Bruxelles – non “deve indebolire i servizi di impollinazione”, si legge nel parere.