Bruxelles – Rangers dieci anni dopo. La squadra di Glasgow torna a fregiarsi del titolo di campione di Scozia, al termine di una cavalcata consegnata alla storia del football nazionale che chiude il periodo più complicato del club. Il titolo conquistato matematicamente con la vittoria contro il Saint Mirren è il primo dal fallimento e dalla rifondazione del club, ripartito dalla quarta serie.
Divenuta insolvente nel giugno del 2012, la società è stata azzerata dai problemi finanziari scomparendo dal tetto del calcio scozzese. I Rangers sono falliti da campioni in carica. Ci sono voluti dieci anni esatti per riprendere laddove tutto si era interrotto e ritornare a dettare legge sul campo da gioco. Due anni in scia dei rivali del Celtic e poi al terzo tentativo il titolo. Un capolavoro sportivo di Steven Gerrard, uomo simbolo del Liverpool ora simbolo della fede calcistica protestante di Glasgow.
Appesi gli scarpini al chiodo Gerrard è stato chiamato dalla nuova società per guidare la squadra verso il ritorno. Un azzardo per molti, considerata la completa inesperienza da manager dell’icona di Liverpool. Si è messo a disposizione del club, in silenzio, ha fatto crescere la squadra. Primo anno secondo, a distanze incolmabili dal Celtic, contro cui riesce a vincere dopo 15 incontri appannaggio dell’anima cattolica della città. Il secondo anno secondo, ma con divario ridotto e imponendo supremazia cittadina in due occasioni. Quindi la cavalcata trionfale della stagione non ancora conclusa: 28 vittorie, 4 pareggi, 0 sconfitte e appena nove gol subiti in 32 incontri disputati. Senza contare che i Rangers sono in corsa per l’Europa League.
“Ci è voluto tempo per mettere la squadra in questa forma con questa qualità”, riconosce un soddisfatto Gerrard. “Nel primo anno e nel secondo anno a volte siamo stati fortemente dipendenti da alcuni individui. Oggi penso che la stella della squadra sia la squadra. Tutti giocano insieme. C’è un grande spirito nel gruppo”.
Il risultato ha spinto tifosi a violare le regole anti-COVID per uscire e radunarsi davanti lo stadio di Ibrox per festeggiare quello che è considerato da molti come il titolo forse più importante di sempre. E’ il primo titolo post-fallimento, è il titolo che ha impedito al Celtic di stabilire il record di dieci campionati vinti consecutivamente, è il titolo che fa sapere a tutti che i signori della Scottish PremierLeauge sono tornati.
I share folks’ anger at this. Everyone has made so many sacrifices in the past year & seeing a minority risk our progress is infuriating & disgraceful. It is deeply unfair to the entire country, and the police have a hard enough job already. Please ask fans to go home @RangersFC https://t.co/haH5DAzhIh
— Nicola Sturgeon (@NicolaSturgeon) March 7, 2021
E’ dovuta intervenire prima la polizia per cercare di disperdere la folla, poi la prima ministra scozzese, Nicola Sturgeon, a stigmatizzare l’accaduto. Si è congratulata con I Rangers per la vittoria, invitando al buon senso. “Mi congratulo con il Rangers Football Club per la vittoria del titolo e capisco che momento sia per i tifosi. Ma radunarsi in mezzo alla folla proprio ora rischia vite e potrebbe ritardare l’uscita dal blocco per tutti gli altri”.
Ma la folla dei tifosi più caldi ha continuato la festa, e continuerà. Il prossimo incontro di campionato prevede il derby di Glasgow. Incontro a porte chiuse, ma una ghiotta occasione per i fan più sfegatati per sbandierare pubblicamente la ritrovata vittoria.
Ma non si festeggia solo per le strade di Glasgow. La stampa inglese non resta indifferente alle gesta di Gerrard, che già viene indicato come futuro allenatore del Liverpool di cui resta simbolo.